Ecodesign e etichettatura per i frigoriferi professionali

Andrea Roscetti (Politecnico di Milano, Progetto ProCold), Fabio Gargantini (CECED Italia), Marco Imparato (CECED Italia) e Maria Giulia Di Noia (Camera di commercio di Milano)
Andrea Roscetti (Politecnico di Milano, Progetto ProCold), Fabio Gargantini (CECED Italia), Marco Imparato (CECED Italia) e Maria Giulia Di Noia (Camera di commercio di Milano)

Si è tenuto nella sede della Camera di Commercio di Milano un workshop sulla conformità dei frigoriferi professionali all’etichetta energetica e all’ecodesign. All’incontro sono interventi esperti del CECED, del Politecnico di Milano, di Enea e della stessa Camera di Commercio di Milano.
Fino all’anno scorso non c’erano normative che regolavano il settore delle apparecchiature professionali. L’introduzione del regolamento delegato UE 2015/1094 e regolamento UE 2015/1095 è stata una vera rivoluzione, che ha obbligato i produttori di componenti, apparecchiature e impianti ad adeguarsi alle nuove disposizioni ma anche a nuovi standard. Si è iniziato dai frigoriferi perché, essendo sempre accesi, sono molto energivori. Per frigoriferi professionali si intente un apparecchio usato da utenti esperti in ambito professionale: armadi frigoriferi e congelatori professionali alimentati dalla rete elettrica, come i banchi refrigeranti utilizzati nelle cucine di ristoranti, mense aziendali, ospedali, carceri, refrigerazione per il catering. Sono esclusi da questo elenco i frigoriferi usati in ambito commerciale per i quali i regolamenti specifici sono in fase di studio e i congelatori a pozzetto che rientrano nei regolamenti delle apparecchiature destinate all’uso domestico. I regolamenti di Ecodesign ed etichettatura sono indirizzati rispettivamente alla produzione e al consumatore. Il primo regolamento impone alle aziende dei criteri di progettazione ecologica. «Per poter immettere sul mercato i propri prodotti, l’azienda deve rispettare dei limiti di efficienza energetica che producano un significativo risparmio annuo di energia. I regolamenti sono di carattere impositivo e hanno costretto le aziende, anche quelle di componentistica, a ricercare delle soluzioni nuove per consumare meno energia», ha dichiarato Fabio Gargantini di CECED Italia.
Tra i nuovi obblighi comunitari è previsto anche che i frigoriferi professionali immessi sul mercato dai fornitori debbano non solo essere provvisti di etichetta stampata conforme, scheda prodotto (anche elettronica) fascicoli tecnici da fornire alle autorità competenti in caso di controlli, ma anche che la pubblicità e il materiale promozionale, come cataloghi e siti web, facciano riferimento alla classe di efficienza energetica del modello. «I regolamenti sono stati pensati con uno sviluppo triennale e dal 1° luglio 2019 non si potranno avere sul mercato prodotti con una classe d’efficienza energetica inferiore alla D», conclude Fabio Gargantini di CECED Italia.