Tutto sotto controllo: il riscaldamento globale ai tempi di Trump

La tensione tra gli scienziati e l’amministrazione di Trump cresce. Secondo quanto riferito da Chris Mooney sul Washington Post, alcuni autorevoli ricercatori nel campo dei cambiamenti climatici hanno pubblicato un documento scientifico concepito e scritto come esplicita contestazione di un’asserzione fatta da parte dell’Amministratore dell’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente EPA Scott Pruitt sul cambiamento climatico.

Lo studio, pubblicato nella rivista Nature Scientific Reports, si riferisce a un’affermazione di Pruitt, formulata in Senato, secondo cui “nel corso degli ultimi due decenni i dati satellitari indicano che c’è stato un livellamento del riscaldamento”. Come dire: “Tranquilli, il cambiamento climatico sta tornando nei ranghi”.

Dopo aver esaminato le tendenze di temperatura registrate in tre diversi set di dati satellitari che partono al 1979 ad oggi, il documento scientifico conclude che tutti i set di dati mostrano una tendenza al riscaldamento globale e che Pruitt ha fatto dunque una affermazione errata.

Le misurazioni della temperatura del satellite non supportano l’affermazione di un “livellamento del riscaldamento negli ultimi due decenni,” scrivono gli autori, guidati da Benjamin Santer del Lawrence Livermore National Laboratory. Co-autori dello studio sono tre colleghi del Livermore e scienziati del MIT, l’Università di Washington di Seattle e il Remote Sensing Systems, che mantiene uno dei tre set di dati di temperatura satellitare. Insomma, non proprio gli ultimi arrivati!

«A mio parere, quando la scienza errata viene elevata al livello di testimonianza formale del Congresso e si inserisce nel record ufficiale del Congresso, gli scienziati del clima hanno una certa responsabilità nel testare le affermazioni specifiche che sono state fatte, determinare se tali affermazioni sono corrette o meno e poi pubblicano i loro risultati» ha dichiarato Santer in un’intervista al Washington Post .

Lo studio si pone in un dibattito continuo e intenso su come interpretare i dati di temperatura della troposfera forniti da satelliti orbitanti polari. Questi dati sono stati ultimamente spesso messi in dubbio e cosí dunque il cambiamento climatico, in modo da suggerire che non vi sia una tendenza al riscaldamento globale o che il riscaldamento globale abbia recentemente rallentato e quindi contraddicono le misurazioni basate sul termometro adottate sulla superficie del pianeta (che mostrano un chiaro riscaldamento tendenza).

Che dire… mala tempora currunt!