AMBI: la diagnostica degli edifici aiuta a pianificare in anticipo

La diagnostica degli edifici aiuta a pianificare in anticipo
© Sergey Nivens, Shutterstock

I sistemi intelligenti di supporto alle decisioni renderanno la nostra vita più confortevole ed efficiente dal punto di vista energetico migliorando la gestione e la manutenzione degli edifici nei quali viviamo e lavoriamo.

Passiamo una grande parte della nostra vita dentro edifici che hanno requisiti molto specifici per quanto riguarda il comfort e questo ha come risultato una significativa domanda di energia. Gli edifici moderni sono quindi provvisti di complessi sistemi di automazione che rispondono in modo fluido alla nostra presenza e alle nostre esigenze. Per funzionare bene, questi sistemi hanno bisogno di un’adeguata manutenzione e assistenza tecnica. La loro complessità però rappresenta una sfida e di conseguenza molti edifici sono mantenuti in una maniera in qualche modo reattiva, rispondendo cioè solo alle lamentele e ai problemi degli occupanti.

L’obiettivo del progetto AMBI (Advanced methods in buildings diagnostics and maintenance) è migliorare la gestione degli edifici per mezzo di un efficiente processo decisionale riguardo gli interventi di manutenzione. Questo permetterà a chi si occupa della gestione della struttura di prendere decisioni più informate per assicurare che gli edifici funzionino in modo ottimale e che gli interventi di manutenzione e i lavori di miglioramento dell’infrastruttura siano pianificati in anticipo.

«AMBI è guidato dalla visione di un sistema di supporto alle decisioni (decision support system, DSS), che sia efficiente e facile da usare» spiega Ondrej Holub, il coordinatore del progetto. «Il ragionamento automatico è stato ottenuto mediante l’uso di ontologie, riducendo quindi notevolmente e semplificando il lavoro degli ingegneri che installano il sistema di DSS».

I ricercatori hanno sviluppato metodi per estrarre le informazioni addizionali nascoste nei dati in modo da massimizzare il numero e la profondità delle informazioni fornite dai gestori della struttura, tenendo conto della facilità di messa in funzione e di uso. Questo ha comportato l’associazione di metodi di teoria del controllo, verifica formale e apprendimento automatico al fine di valutare le proprietà del sistema di automazione che erano precedentemente troppo costose o troppo difficili da misurare, come gli occupanti di spazi climatizzati.

«Quando valutano gli interventi di manutenzione, i gestori delle strutture devono fare dei compromessi» spiega Holub. «Per esempio, a breve termine, il comfort degli occupanti è in genere ottenuto a spese di un maggiore consumo di energia, mentre a lungo termine l’efficienza del sistema è ottenuta con una manutenzione più costosa. Abbiamo sviluppato una metodologia che monetizza i singoli aspetti che devono essere presi in considerazione e raccomanda i migliori interventi di manutenzione e le relative tempistiche rispetto alle preferenze del gestore della struttura».

I prototipi di AMBI avranno un impatto sulla prossima generazione di sistemi di gestione degli edifici e sui loro servizi migliorando l’efficienza energetica del funzionamento degli edifici e aumentando la comodità e la sicurezza degli occupanti. L’esempio di automazione della manutenzione dell’edificio ha incoraggiato la ricerca sulla verifica formale per i sistemi ciber-fisici, il risultato sono strumenti a disposizione del pubblico come FAUST2 o SCOTS.

Secondo Holub «Nel breve termine, i partner del progetto stanno usando AMBI come una base per il lavoro futuro, che sia ricerca accademica o innovazione commerciale. Nel lungo termine, AMBI permetterà alle squadre di gestione delle strutture di controllare in modo efficiente i propri edifici e pianificare con certezza la manutenzione al momento giusto dei sistemi di base, riducendo il capitale e le spese operative. Inoltre gli occupanti dell’edificio avranno una vita più confortevole, il che avrà come risultato un incremento della produttività, che a sua volta aiuterà le aziende a mantenere il loro vantaggio competitivo».

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