EUREKA 2016: Il settore di riscaldamento, raffreddamento e ventilazione e le sfide delle future generazioni

L'Aia
L’Aia

l settore HVACR deve adattare la propria offerta affinché sia semplice, intuitiva, connessa, collaborativa, sostenibile e vantaggiosa in un ambiente salutare e confortevole. Secondo i partecipanti di EUREKA 2016, tenutasi all’Aia – Olanda, queste sono solo alcune delle sfide che aspettano i produttori il cui obiettivo è rimanere competitivi e soddisfare le necessità delle future generazioni.

Riscaldamento, raffreddamento, ventilazione: tecnologie sostenibili per vivere meglio. È stato questo il tema principale di EUREKA 2016, un nuovo convegno interamente dedicato al ruolo del settore HVACR per la società e le future generazioni, che si è tenuto il 13 dicembre all’Aia. Gli oltre 120 partecipanti, appartenenti all’industria, al mondo accademico, alla politica e alla società civile, hanno avuto un ruolo attivo: un brainstorming su come il settore debba adattarsi alle sfide del futuro.

«Il settore HVACR è ancora troppo modesto» ha affermato la Direttrice Generale dell’EPEE, Andrea Voigt. «EUREKA 2016 serve a far conoscere la nostra industria e gli importanti contributi che possiamo offrire per far rimanere il nostro mondo un posto vivibile dalle generazioni attuali e future. Serve anche a esaminare le necessità delle future generazioni e come il settore HVACR può adeguarsi per soddisfare tali necessità in modo sostenibile».

Joan Miró Ramos, Presidente del Comitato Direttivo di EVIA, ha affermato: «Oggi EUREKA ha fatto conoscere l’entusiasmo e l’importanza, attuali e futuri, del nostro settore. Ci ha inoltre permesso di esplorare i diversi campi di attività del settore HVACR e di conoscere i trend attuali e futuri».

«Il nostro settore ha un ruolo fondamentale, non soltanto perché il settore del riscaldamento, del raffreddamento e della ventilazione è interessato da varie misure legislative, ma soprattutto perché esso è stato definito il maggiore settore energetico dell’UE e lo sarà nel lungo termine» ha aggiunto Juergen Goeller, Presidente del Comitato direttivo dell’EPEE.

Durante l’evento sono state trattate quattro aree fondamentali che, oltre ad essere essenziali per il settore HVACR, hanno anche un impatto importante sulle vite delle generazioni a venire: spreco alimentare, refrigeranti, efficienza energetica nell’edilizia e qualità dell’aria interna. I partecipanti ai quattro dibattiti sul tema hanno detto chiaramente che il mantenimento dello status quo è imperativo. Sfide sempre più numerose e sempre più complicate, quali cambiamenti climatici, popolazione mondiale in crescita così come il suo fabbisogno energetico e prolungamento del tempo passato negli edifici, rappresentano grandi opportunità per le tecnologie HVACR, purché siano continuamente adeguate all’ambiente che evolve.

È qui che è entrata in gioco la sessione di brainstorming sulla cosiddetta Generazione Z (quella dei nati tra la metà degli anni ’90 e i primi anni 2000): una generazione per la quale internet è stato presente quotidianamente sin dalla primissima infanzia che è perciò a proprio agio con la tecnologia e che interagisce con gente di tutto il mondo attraverso i social media. Quali sono i bisogni di questa nuova generazione, come vivono, lavorano e interagiscono e come possiamo soddisfare al meglio le loro aspettative?

Da uno dei brainstorming, cui hanno contribuito tutti i partecipanti al convegno, sono emersi molti importanti trend come, ad esempio, la necessità di soluzioni semplici, intuitive, connesse e collaborative. È inoltre emersa la priorità data all’importanza di prodotti flessibili, adattabili e basati sulla tecnologia self-learning. Russell Patten, Segretario Generale di EVIA, ha parlato di «ambienti di lavoro in evoluzione, di passaggio da uffici a spazi più flessibili, di un uso maggiore dei dati, del ruolo dell’assistenza per un particolare prodotto (es. raffreddamento) e della necessità che l’assistenza sia vantaggiosa e rispettosa del clima».

Secondo i partecipanti è essenziale che i produttori integrino nei loro processi di ricerca e sviluppo questi trend. Sono state altresì discusse svariate sfide sociali, come il passaggio a una maggiore globalizzazione che è in netto contrasto con l’aumento della domanda di prodotti locali o ancora la disponibilità e l’utilità di “Big Data”, per offrire soluzioni create su misura per il cliente, che potrebbe però nuocere alla privacy.

Le segreteria dell’EPEE e dell’EVIA metteranno assieme tutte queste conclusioni e creeranno un “Visionary Paper” che sarà condiviso da tutti i partecipanti.

Andrea Voigt ha concluso: «Capire la Generazione Z e quelle successive e imparare da esse sarà cruciale per l’industria, poiché dovrà adattare i propri prodotti a un contesto in continua evoluzione. Tenendo conto di questi punti e dato il successo dell’evento, nonché il riscontro positivo avuto dai partecipanti e la necessità di riunirsi con regolarità, aspettiamo con entusiasmo una seconda edizione di EUREKA».

 

 

 

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