ANIMA e HostMilano: insieme fino al 2023

copyright: host.fieramilano.it
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Orizzonte 2023. Fiera Milano e ANIMA scelgono di puntare sul lungo termine, rinnovando e consolidando la collaborazione nel Food Equipment per altre 4 edizioni biennali di HostMilano. Obiettivo: rendere ancora più strategica ed efficace una partnership che nei prossimi anni dovrà affrontare la sfida di consolidare  la leadership mondiale del Made in Italy ed espanderla su nuovi mercati.

Fiera di riferimento mondiale nelle tecnologie, design e servizi per Equipment, Coffee and Food, HostMilano è tra le poche manifestazioni selezionate con cui collabora strettamente ANIMA e l’unica fiera professionale a poter vantare un accordo con Assofoodtec, l’Associazione che confedera le organizzazioni dei costruttori di affettatrici, tritacarne ed affini; impianti frigoriferi; macchine per caffè espresso ed attrezzature per bar; macchine per industria alimentare; e con Fiac, l’Associazione fabbricanti italiani di articoli casalinghi.

Sono i numeri stessi a confermarne l’importanza per gli operatori: a circa un anno dal taglio del nastro della 40a edizione – in Fieramilano dal 20 al 24 ottobre 2017 –  degli oltre 1.300 espositori confermati, sono numerosi quelli aderenti alle associazioni di ANIMA, con una presenza particolarmente consistente della ristorazione professionale e dei costruttori di macchine per caffè espresso. Un numero destinato a crescere.

“ANIMA e HostMilano sono due leader nei rispettivi ambiti – sottolinea il Presidente di Fiera Milano, Roberto Rettani –. Da un lato il food equipment è una delle voci principali nel bilancio della meccanica italiana, a sua volta il settore di punta del nostro manifatturiero. Dall’altro, HostMilano è la manifestazione cui tutto il mondo guarda per scoprire in anteprima l’innovazione e le tendenze del settore, una piattaforma di business e un momento di innovazione e condivisione di know-how di altissimo livello internazionale. Questo è quindi un accordo di fondamentale importanza sia per Fiera Milano sia per ANIMA, che va al di là delle relazioni istituzionali per porsi come un fattore di politica industriale, a sostegno di quel manifatturiero italiano che si sa rinnovare costantemente per affrontare le evoluzioni dei mercati”.

“In un momento congiunturale come quello attuale, dove la geopolitica condiziona molte scelte imprenditoriali, è fondamentale “fare sistema” ossia sfruttare le piattaforme veramente internazionali, come notoriamente è Host. – dichiara Alberto Caprari, Presidente ANIMA – Le nostre tecnologie specialistiche sono richieste da tutto il mondo e in tutti i continenti. Non sono solo la qualità, il design e la sicurezza i connotati che le rendono realmente attrattive. La stessa appartenenza al tricolore, ben nota anche per il cibo di qualità assoluta, è una chiave che apre molte porte. Fare sistema non è dunque uno slogan in questo caso, ma una modalità concreta per far apprezzare ai buyer e professionisti la qualità del Made in Italy. In Host si tocca con mano il sistema di soluzioni complete e integrate per il food. L’aiuto alle imprese italiane per il loro sviluppo nei mercati internazionali diventa un fatto concreto con l’accordo pluriennale Fiera Milano e ANIMA. Ci aspettiamo numerosissime presenze alle prossime manifestazioni, in forza anche della rilevanza del quartiere fieristico e di Milano, ormai città-brand per il Made in Italy.”

Oltre alla partecipazione di Fiera Milano e HostMilano agli eventi organizzati da ANIMA e dalle sue Associazioni, e agli incontri con i media italiani ed esteri, l’accordo prevede una serie di attività che porteranno benefici diretti alle aziende associate, come il supporto diretto amministrativo, legislativo e normativol’organizzazione di un panel di eventi e workshop dedicati durante la manifestazione e la condivisione con cadenza semestrale di dati e trend economici e di mercato relativi ai settori rappresentati in manifestazione.

Di particolare rilievo il contributo che lelevato livello di internazionalizzazione di HostMilano – all’edizione 2015 hanno partecipato circa 61 mila visitatori esteri da 172 Paesi – apporta a un settore per il quale l’export riveste un peso determinante e in continua ascesa, in particolare verso il Nordamerica, i Paesi del Golfo, o l’Asia, ma anche verso i tradizionali mercati europei.

Secondo i dati Istat elaborati dall’Ufficio Studi ANIMAgli articoli casalinghi esportano bene verso i paesi europei, come in Germania e in Francia dove, rispetto al 2015, nei primi sei mesi del 2016 hanno registrato rispettivamente un +3% e un +4% raggiungendo in entrambe le destinazioni quota 52 milioni di euro.

Le tecnologie alimentari delineano un aumento del + 20,5% con i forni da pane verso l’Arabia saudita. Anche la Russia ha importato 15 milioni di euro di forni da pane italiani facendo registrare un +5,5%. Gli Usa invece hanno contratto la domanda di forni del -30,4%, pari a 16 milioni di euro. Gli Emirati arabi hanno comprato 9 milioni di Attrezzature frigorifere, cifra in aumento dell’1% rispetto al 2015, mentre la Germania ne ha acquistate 35 milioni di euro (+12,8%), la Spagna 22 milioni di euro (+20,7%) e la Francia 71 milioni di euro (+15,2%).  La Turchia ha richiesto nel 2016 24 milioni di euro di compressori frigoriferi (+34,3%).

Le macchine per caffè espresso hanno registrato verso gli Usa un +1% per un totale di 19 milioni di euro, un +2,5% verso la Cina pari a 13 milioni di euro e un +21,1% verso la Francia raggiungendo i 12 milioni di euro.

Segnali positivi confermati anche dalle più recenti rilevazioni ISTAT: a settembre l’export extra-Ue risulta in crescita per il quarto mese consecutivo, con un progresso dello 0,5% sul mese precedente e un incremento del 2,7% su base annua. Ancora migliore il trend della manifattura che, al netto dell’energia, cresce del 3,6%. A spingere in alto i dati sono soprattutto gli exploit della Cina (+23%) e degli USA (+11%). Da notare anche il ritorno in campo positivo dell’America Latina, dove il Mercosur segna un +3,9%. Nel complesso, le aziende italiane hanno esportato prodotti per 15,1 miliardi di euro, 400 milioni in più rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, e il surplus sfiora i 2,9 miliardi di euro, più del doppio rispetto a settembre 2015.