L’avanzata dei refrigeranti alternativi. Un rapporto

Gli idrofluorocarburi (HFC) sono una delle aree in cui le alternative a basso consumo energetico e basso impatto ambientale sono facilmente disponibili per un numero crescente di applicazioni. Nel 2014 l’UE ha varato un regolamento per limitare l’uso di questi gas attraverso una combinazione di misure. Il regolamento UE sui gas fluorurati, entrato in vigore nel 2015, sta rapidamente cambiando il volto dell’industria europea e influenzando i mercati oltre i confini europei.

In un nuovo rapporto pubblicato da Shecco si individuano alcune delle aree chiavi in cui il regolamento ha avuto il più importante impatto, evidenziando le reazioni e le aspettative di un certo numero di esperti del settore.

L’industria lavora sempre più con alternative agli HFC – Basandosi su ricerche di Shecco che, a partire dal 2013 ha raccolto informazioni su che lavorano con le tecnologie dei refrigeranti naturali nei paesi europei, questa relazione aggiorna i dati e ritiene che ora ci siano più di 650 organizzazioni (nel 2013 erano 400) che producono senza ricorrere a tecnologie HFC o servizi relativi a questi sistemi. In generale, ciò indica che il Regolamento ha contribuito a creare nuovi posti di lavoro verdi nel settore del riscaldamento, refrigerazione e raffreddamento. Vale la pena notare che, oltre a mercati tradizionali come la Germania, la Svizzera e i Paesi Bassi, il numero di aziende che lavora con i refrigeranti naturali è in crescita anche nel Sud Europa. Qui stanno emergendo sia nuove aziende o sono sempre di più quelle che spostano il loro prodotto e i loro servizi verso i refrigeranti più sostenibili.

Le prime aziende che hanno investito in soluzioni senza HFC per il futuro in vista delle modifiche normative in tutta l’UE sono state in grado di raccogliere i frutti del loro vantaggio competitivo.