Chillventa 2016 – 4° Innovationstag Kältetechnik: Efficienza energetica e protezione ambientale

I congressi alla vigilia di Chillventa hanno visto un programma molto folto di conferenze. Tra esse la quarta edizione della „Giornata per l’innovazione della refrigerazione“. Se nelle edizioni precedenti questa manifestazione si occupava soprattutto di refrigeranti, oggi vede la necessità di porre la propria attenzione su efficienza energetica e protezione climatica. E proprio nell’ottica di queste due tematiche strettamente correlate si è svolta questa edizione 2016. I lavori sono stati preceduti da una breve introduzione sugli obiettivi della Germania in termini di riduzione delle emissioni: 40% in meno rispetto al 1990 entro il 2020 e riduzione tra 80 e 95% entro il 2050. Il  settore del freddo e del caldo sono particolarmente coinvolti in questo obiettivo non tanto per la quantità di energia elettrica che consumano oggi, quanto per le proiezioni  che indicano un boom di queste tecnologie nel futuro prossimo venturo.

Di quali tecnologie si è parlato alla quarta Giornata dell’Innovazione?

Studi sull’eiettore all’Istituto di Termodinamica dell’Universita di Braunschweig: Secondo Fabian Ahrendts, autore della presentazione, l’eiettore è un sistema tecnico piuttosto vecchio che si sta riscoprendo oggi. Ne e’ noto l’utilizzo anche in campi diversi dalla refrigerazione, ma sono qui le sue applicazioni più famose, soprattutto nei sistemi di refrigerazione a CO2 dove coadiuva il lavoro del compressore, in diverse configurazioni, contribuendo ad un minore consumo energetico di tutto il sistema.

Sviluppi nell’efficienza dei refrigeratori domestici: Matthias Mrzyglod, Bosch-Siemens Hausgeräte, sottolinea come negli ultimi vent’anni circa (1993-2013) i refrigeratori domestici abbiano raggiunto un’efficienza del 70% circa nel consumo medio di watt elettrici, passando dagli iniziali 35-75 agli attuali 10-20. Per ottenere questi risultati si e’ agito su diversi elementi: i compressori, il refrigerante, il gas isolante. Cosa si può fare ancora per migliorare l’efficienza in questo settore? Secondo il Relatore le tecnologie smart e la rete, cosi come tecnologie di convezione e il  design per l’ottimizzazione energetica possono essere una risposta.

Contributo dello scambiatore all’efficienza energetica: Michael Freiherr – Günther GmbH – ha indicato la riduzione della carica come una delle possibilità per aumentare l’efficienza agli scambiatori, accanto a utilizzo di CO2 come refrigerante e/o utilizzo razionale di ventilatori. Riducendo il diametro dei canali fino a 7mm o addirittura passando ai micro-channel si possono raggiungere riduzione carico del 87% al condensatore e del 66% all’evaporatore. Naturalmente bisogna in questo caso affrontare tematiche come cadute di pressione, pulizia degli scambiatori ed eventuali depositi biologici. Anche la geometria degli scambiatori potrebbe giocare un ruolo nell’aumentare l’efficienza: tubi con due alette laterali, in alluminio, che risolverebbero anche la problematica di una pulizia piu’ agevole sono la proposta descritta da Johann Witschel di Bundy Refrigeration GmbH.

Alternative all’R23: Robin Langebach – Università tecnica di Dresda – ha presentato possibili alternative all’R23 ovvero l’utilizzo di idrocarburi, per quanto infiammabili, o di circuiti secondari, per quanto non triviale la questione termodinamica. Laddove non sia possibile usare una di queste due soluzioni, si potrebbe pensare a blend a base di CO2 oppure a tecnologie di CO2 in sublimazione.