Chillventa 2016: climatizzazione nei centri di calcolo

Un momento del convegno sui centri di calcolo a Chillventa 2016

I centri di calcolo (di seguito CED, centri elaborazione dati) sono oggi un’infrastruttura necessaria quanto lo sono, ad esempio, la rete elettrica e le vie di trasporto. L’aumento di scambio di informazioni, dell’utilizzo di servizi internet e del numero di apparecchi di connessione online, l’apparire dell’Internet of Things fanno sì che oggi industria, finanza, ricerca non possano esistere senza il servizio dei CED.

Secondo misure dell’Istituto Borderstep di Berlino, nella sola Germania il numero di server fisici nei CED tra il 2010 e il 2014 è aumentato del 50%, raggiungendo quota 1,7 milioni. Se continuassero gli sviluppi attuali, nel 2020 ci sarebbero circa 2,3 milioni di server nella sola Germania (+35% rispetto al 2014). Nazioni come Olanda, Finlandia, Francia e Gran Bretagna seguono un andamento simile. Questa crescita dinamica, sia del numero dei server che della loro potenza, ha naturalmente risvolti sui consumi energetici. Greenpeace afferma che il 2% del consumo globale di energia elettrica viene usato a livello globale per il trasporto di dati. Nonostante numerose misure di efficienza energetica, sia nel campo delle infrastrutture dei centri, che nella tecnologia IT, il fabbisogno energetico dei CED cresce. Sempre secondo analisi del già citato Istituto Borderstep, la tendenza vedrebbe aumentare i consumi energetici da oggi al 2020 da 10 a 12 miliardi di kWh.

Una buona parte dell’energia elettrica richiesta da un centro di calcolo viene trasformata in calore. Questo calore deve essere asportato dalla sala server per evitare il surriscaldamento delle macchine. Per il raffreddamento dei propri server, un centro di calcolo ha bisogno talora di più energia di quella richiesta per il vero e proprio trasporto di dati. Infatti, nella suddivisione dei consumi energetici di un tipico CED di 1000m2, il 22% in media dell’energia viene richiesta dai sistemi di raffreddamento e climatizzazione. Per questi consumi, ma soprattutto per le loro proiezioni di crescita i centri di calcolo sono sicuramente una applicazione importante per il settore del freddo. Per questo a Chillventa si è dedicata una giornata di congressi proprio a questo tema.

Ben nove le presentazioni. Ogni azienda ha la sua soluzione e ogni cliente trova sul mercato la soluzione al caso suo. Soluzioni di raffreddamento aria/aria o aria/acqua, utilizzo della geotermia o delle acque di mare: le possibilità sono molte ma, riassumendo si può dire che due sono le affermazioni chiave della giornata: 1)la temperatura dei centri di calcolo va tenuta il più alta possibile, in modo da 2) sfruttare il più possibile il free-cooling e ridurre al minimo il freddo meccanico.