Il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) ha aperto un bando valido fino al 19 settembre per la fornitura di chiller a bassa carica di ammoniaca per le unità centrali di condizionamento d’aria in Uzbekistan.
Il Republican Research Centre of Emergency Medicine nella capitale uzbeka Tashkent sta sostituendo i suoi condizionatori d’aria più vecchi, che utilizzano ancora l’R22 dannoso per l’ozono, con chiller a bassa carica di ammoniaca, perché questi sono “imbattibili in termini ecologici”, avendo un potenziale di riduzione dell’ozono e un GWP pari a zero.
Anche per quanto riguarda le prestazioni energetiche l’ammoniaca e’ secondo i tecnici deputati alla scelta, l’opzione migliore per ottenere la capacità di raffreddamento richiesta di 1500-1600 kW.
Per minimizzare i rischi di sicurezza in relazione alla tossicità in caso di perdite, le unità dovrebbero essere “auto-allarmanti”, quindi potrebbe non essere necessaria alcun rilevatore di perdite.
Come partecipare al bando
Al fine di partecipare al bando, i candidati devono registrarsi nel sistema eTendering UNDP al fine di ricevere l’accesso ai documenti informativi ( QUI ). Il termine ultimo per presentare un’offerta è 19 Settembre 2016 alle 15:00 CET. I tempi per l’attuazione del progetto sono di circa 9 mesi.
Il progetto si propone di eliminare gradualmente i circa 400 kg di R22 sostituendo due refrigeratori obsoleti e più di 200 condizionatori d’aria.
Questo progetto deve essere visto come un modo per introdurre più tecnologie ad alta efficienza energetica e basso impatto ambientale nel Paese. Inoltre esso potrebbe essere replicato in altri edifici pubblici, che ridurranno il consumo di energia generata in Uzbekistan attraverso il carbone. L’Uzbekistan facendo progressi nella fase graduale eliminazione degli HCFC sotto il Protocollo di Montreal.
Nel mese di settembre 2015, in occasione del 30° anniversario della Convenzione di Vienna per la protezione dello strato di ozono, il governo dell’Uzbekistan ha confermato che il 95,9% delle proprie sostanze lesive dell’ozono è già stato gradualmente eliminato, in anticipo rispetto al calendario stabilito dal protocollo di Montreal.