Refrigerante R290: un rapporto

Un rapporto pubblicato recentemente da Emerson Climate Technologies analizza la differenza nelle applicazioni di R290 come refrigerante in Europa e negli USA.

In esso si afferma che l’uso del propano (R-290) come refrigerante nella refrigerazione commerciale è oggetto di molte discussioni. Negli Stati Uniti la sua classificazione A3 – infiammabile – evoca connotazioni negative nelle menti degli operatori, tecnici e funzionari pubblici che, se esaminate più da vicino, sono in gran parte infondate.

In Europa, invece, l’uso di attrezzature a base di R-290 è ormai al suo secondo decennio e continua a svolgere un ruolo importante. Alcuni rivenditori leader, addirittura, stanno rendendo queste tecnologie una pietra angolare del loro portafoglio di prodotti per la refrigerazione. Come questo possa influenzare le percezioni rispetto all’R290 negli USA e la sua successiva adozione resta ancora da vedere.

Efficienza energetica e ambientale dell’adozione di R-290 nella UE

 Quando si tratta di aderenza a pratiche ambientalmente sostenibili, l’Unione Europea – si afferma nel rapporto – è sempre leader. I regolamenti F-gas della UE sono stati tra le prime azioni in tutto il mondo per ridurre gradualmente i refrigeranti idrofluorocarburi (HFC) a favore di alternative naturali a basso potenziale di riscaldamento globale (GWP). Non è una sorpresa quindi che l’Europa abbia aperto la strada all’adozione di refrigeranti naturali nella refrigerazione commerciale – tra cui appunto l’R-290.

Dal punto di vista ambientale, l’R-290 è in una classe d’elite di alternative verdi valide per molti dei più comuni refrigeranti ad alto GWP del settore. Si tratta di un idrocarburo presente in natura (HC) con un GWP di 3 e un ODP di 0. L’R-290 è il combustibile fossile propano altamente raffinato e purificato. È infiammabile, ma non tossico.

Le sue eccellenti proprietà termodinamiche sono molto simili a quelle dell’R-22, anche superandolo in determinati parametri. Non solo, ma in molti test di laboratorio esso supera anche il 404A in quanto a efficienza energetica.

Nel rapporto si suggerisce che vi siano 0,5 milioni di teche plug-in a propano nei supermercati e due milioni di dispositivi di raffreddamento di bottiglia e congelatori di gelato attualmente in funzione in Europa.

La sicurezza è ovviamente di fondamentale importanza anche in Europa, dove l’R290 é soggetto a un limite di carico di 150 g. Superare questa carica richiederebbe una valutazione dei rischi e di certificazione di parte terza che alcuni utenti finali possono trovare costoso da ottenere.

Negli Stati Uniti, invece, i requisiti di sicurezza sono più severi. Tuttavia l’EPA favorisce una riduzione degli HFC e questo potrebbe innescare una più ampia adozione di propano.

Lezioni dall’ Europa

 Gli Stati Uniti hanno il vantaggio di poter prendere ad esempio il modello europeo – dall’introduzione di normative e sviluppo di norme per le prove sul campo, dalle innumerevoli installazioni a R290 e dall’ampia accettazione commerciale.

Inoltre, l’Unione europea inizia a parlare di aumentare il limite di carico a 300 g, questo potrebbe avere un effetto a catena anche er il mercato statunitense. Nel rapporto si afferma che questo “aggiungerebbe flessibilità di progettazione di sistema e un aiuto nella transizione verso applicazioni commerciali più grandi”.

Il rapporto in inglese è disponibile QUI