Università di Birmingham: nuova commissione intitolata “‘Doing Cold Smarter”

Il Birmingham Energy Institute: „la domanda globale di 'freddo' deve essere preso sul serio“ e lancia la nuova Commissione di studio

L’Università di Birmingham ha annunciato recentemente il lancio di una nuova commissione politica dal titolo “Fare il freddo in modo più intelligente”. Essa ha l’obiettivo di analizzare la crescente richiesta di freddo e raffreddamento che è richiesta per affrontare le problematiche mondiali della fame, delle malattie, della crescita della popolazione, per poter affrontare queste tematiche senza causare danni ambientali.

La fornitura di freddo è un fondamento essenziale della società moderna.  Senza di essa la medicina, i grandi data center e la fornitura e la conservazione degli alimenti non funzionerebbero. Il raffreddamento è però una attività ad alta intensità energetica. Stime suggeriscono che esso consuma fino al 14% di energia elettrica della Gran Bretagna e 5,2 miliardi £ ogni anno vengono spesi per produrre l’energia utilizzata dal settore freddo in tutta la rete e il trasporto. Queste cifre sono significativamente più elevate nei paesi più caldi, mentre nei paesi in rapido sviluppo, come la Cina e l’India, gli investimenti in raffreddamento stanno cominciando a esplodere.

Eppure, rispetto a elettricità, trasporti e calore, il freddo e il raffreddamento hanno ricevuto scarsa attenzione nel dibattito energetico internazionale. Tuttavia, i costi energetici e ambientali associati alla necessità di fornire freddo sono diventati evidenti e si prevede che aumenteranno  drammaticamente negli anni a venire. La commissione ricerca nuovi modi di fornire freddo in modo sostenibile, in particolare attraverso un approccio a livello di sistema, così come vuole esplorare le opportunità economiche che questa nuova industria fredda e pulita potrebbe presentare. Questa commissione studierà anche le vie con cui il Regno Unito potrebbe diventare un leader globale nello sviluppo di nuovi sistemi energetici a freddo, gli aspetti tecnici, economici, di ricerca e le competenze che ruotano  attorno al freddo, al suo impatto economico e ambientale.

La Commissione inviterà esperti internazionali del mondo accademico, organizzazioni non governative e del settore a partecipare a workshop nel Regno Unito e in Asia per discutere di come fare freddo in modo più intelligente, sia nei mercati emergenti che nel Regno Unito. Le vie potrebbero essere:

  • un maggiore riciclo di energia dei cascami, compresi i cascami di freddo per la fornitura di raffreddamento;
  • l’uso di aria liquida e altre tecnologie come i vettori criogenici per immagazzinare e distribuire il freddo e l’energia;
  • lo sviluppo di tecnologie, di materiali e pratiche più efficienti per il freddo e il raffreddamento;
  • stabilire una base di competenze in grado di soddisfare la futura domanda di nuove tecnologie e di produzione.

Lord Teverson, esperto liberal-democratico e portavoce per l’energia e il cambiamento climatico che presiederà questa commissione, ha affermato: “Ho preso il ruolo di presidente di questa commissione politica perché il freddo è una parte vitale della politica energetica per il futuro, ma è stato poco esplorato. La domanda di raffreddamento è in aumento a livello globale e, se soddisfiamo questo bisogno urgente con le tecnologie esistenti, il risultato avrebbe un effetto dannoso, non solo per l’ambiente, ma anche per il nostro approvvigionamento energetico. Riunendo esperti, responsabili politici e innovatori intorno a un tavolo ci permetterà di capire come affrontare questi problemi in modo sostenibile e di fornire lavori di produzione e di ingegneria per il Regno Unito“.

Toby Peters, visiting Professor per il freddo e l’energia presso l’Università di Birmingham, che guida la commissione, ha affermato: „Il freddo è di vitale importanza per il modo in cui conduciamo la nostra vita di oggi e per affrontare le sfide di domani. Ma è troppo spesso trascurato. Questa commissione affronterà questa miopia e concentrerà l’attenzione su come possiamo incontrare problemi come l’alimentazione, la popolazioni in crescita e la distribuzione di medicine, senza causare danni ambientali o sociali“.

Il professor Martin Freer, direttore dell’ Energy Institute di Birmingham, ha affermato: “Attraverso le commissioni politiche di questo tipo, l’Energy Institute di Birmingham sta dando priorità chiare e  linee guida sulla tecnologia, la politica e le barriere all’innovazione. È evidente che il Regno Unito ha bisogno di un approccio integrato sull’energia termica, la cui gestione è una sfida ancora maggiore di quella dell’energia elettrica. Come tale è essenziale sviluppare una comprensione generale dell’estremità fredda dello spettro termico e dove risiedono le opportunità per un adeguato sistema energetico integrato che comprende correttamente la domanda per il raffreddamento e tecnologie del freddo“.