LOT33: per un mercato smart e flessibile

Nell’ambito dell’Unione Energetica europea, la sicurezza e stabilità dell’approvvigionamento elettrico sono due dei punti chiave. Con l’affermazione di una produzione sempre più decentralizzata e basata sulle fonti rinnovabili, diventa sempre più importante che la rete e gli utenti “collaborino” per equilibrare consumi e offerta. Questo obiettivo è sicuramente raggiungibile ma richiede sia una infrastruttura adatta, sia la capacità di comunicare tra i diversi attori che ruotano attorno a questa infrastruttura, ovvero utenze da una parte (ad esempio apparecchi elettrici) e produzione dall’altra (la rete elettrica).

Dal lato utenza, si tratterebbe di servirsi di apparecchi che, se abilitati dal proprietario, possano comunicare con la rete e ridurre/anticipare/posticipare l’uso di elettricità in base a richieste provenienti dal fornitore, per minimizzare/evitare i black out. Dal lato rete elettrica, questa dovrebbe acquisire la capacità di comunicare e coordinare gli apparecchi smart, divenendo di fatto la smart grid.

Per studiare come sia possibile rendere adeguate alcune apparecchiature elettriche a questo funzionamento “smart“ e per capire come introdurre la flessibilità dal lato utenza sul mercato, si è fondato, all’interno della progettazione ecocompatibile della Commissione europeaEuropea, il LOT 33. In questo gruppo di lavoro si studia la realizzabilità di apparecchi smart e la loro affermazione incentivando l’utente ad adottare un comportamento di utilizzo flessibile tramite la creazione di un possibile, futuro mercato della flessibilità.

Come afferma Raul SimonettiCarel – intervenuto al recente convegno dal titolo “„F-gas ed ecodesign: l’impatto delle legislazioni europee sull’industria italiana“: “La caratteristica del LOT 33 è che a differenza di tutti gli altri LOT o raggruppamenti di prodotto fino ad ora considerati nella progettazione ecocompatibile, esso non ha come obiettivo definire e imporre nuovi limiti di efficienza energetica, ma ha un approccio più olistico e vorrebbe definire una modalità di integrazione tra rete e utenze”.

Il LOT 33 è “nato” nell’autunno del 2014. Oggi il lavoro è ancora tutto in divenire. Si stanno facendo studi preparatori per capire come procedere e quali caratteristiche analizzare. Per ora ne sono stati definiti gli ambiti di azione, l’attuale diffusione delle apparecchiature smart, i vantaggi e gli svantaggi per l’utente nel rendere le apparecchiature smart e l’analisi tecnica di come apparecchiature attuali potrebbero essere in futuro connesse alla smart grid.

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