Piani nazionali di controllo degli HFC – breve panoramica

L’organizzazione ambientalista EIAEnvironmental Investigation Agency – ha da poco pubblicato un documento dal titolo „Pathway to Adoption of a Global HFC Phase-Down“. In esso si fa, tra l’altro, un buon riassunto delle misure intraprese da diverse nazioni per una riduzione nell’uso e consumo degli HFC. “Tale riduzione è uno degli elementi fondamentali per combattere il cambiamento climatico” si legge nel rapporto.

Le misure messe in atto sono di varia natura: da riduzione nei consumi, a divieti di uso, a incentivi di mercato e registrazioni della produzione e del commercio.

Vediamo alcuni esempi:

  • RIDUZIONE di uso e consumo
    • Il regolamento europeo F-gas stabilisce un programma di riduzione degli HFC fino a raggiungere il 79% di riduzione (in equivalenti di CO2) al 2030, su base 2009-2012.
    • Il governo australiano sta valutando le opzioni per l’introduzione di nuovi regolamenti per avviare una riduzione fino all’85% degli HFC al 2036. ( QUI )
  • DIVIETI o bandi d’uso
    • Il regolamento europeo F-Gas UE impone divieti di immissione sul mercato di molti tipi di nuove apparecchiature contenenti HFC con GWP al di sopra di una certa soglia (ad esempio schiume, refrigerazione e condizionamento attrezzature)
    • Con il programma SNAP – Significant New Alternatives Policy – gli Stati Uniti pongono limiti su alcuni dei HFC più alto GWP in alcune attrezzature, ad esempio nel 2015 l’EPA ha approvato una norma che vieta l’uso di HFC-134a in autovetture a partire dai modelli del 2021 così come l’uso di HFC-404A e HFC-507A in molte applicazioni della refrigerazione commerciale, compresi i sistemi di supermercati, le unità di condensazione, le unità di refrigerazione commerciali e i distributori automatici stand-alone a partire da gennaio 2017. La norma vieta anche il refrigerante HFC-407C in nuove unità di refrigerazione autonome commerciali e distributori automatici con effetto al 2019 e 2020.
  • INCENTIVI di MERCATO per i produttori o utenti finali che avviino una transizione dagli HFC. Questi possono assumere diverse forme: scoraggiare l’uso degli HFC ad esempio attraverso tasse ambientali o fornire incentivi fiscali per premiare l’adozione di tecnologie a basso GWP.
    • Il programma australiano „Ozone Protection and Synthetic Greenhouse Gas Management (OPSGGM)“ prevede un prelievo sulle importazioni di HFC di $ 165 per tonnellata.
    • La rivisitata Legge F-Gas giapponese prevede incentivi fiscali ad alternative a basso GWP, tra cui sovvenzioni di 6 miliardi di YEN per l’adozione di refrigeranti naturali. (QUI)
  • LICENZA OBBLIGATORIA e segnalazione di produzione, importazioni ed esportazioni di HFC
    • Oltre a quanto previsto dal regolamento europeo, tutti gli importatori sono tenuti ad ottenere una licenza e chiedere l’approvazione per importare HFC in Colombia. Altri paesi includono Macedonia, Montenegro, Serbia e Australia.
  • MISURE di GESTIONE del refrigerante a fine vita o durante la manutenzione degli impianti
    • Oltre a quanto previsto dal Regolamento europeo F gas, si cita qui l’esempio del codice canadese federale dell’ambiente di condotta per l’eliminazione delle emissioni di fluorocarburi che comprende anch’esso le regole di gestione del refrigerante che vietano il rilascio di HFCs.
  • GESTIONE del sottoprodotto HFC-23
    • I governi che importano HCFC-22 o altre sostanze chimiche che coinvolgono l’HFC-23 come sottoprodotto possono richiedere una prova della distruzione dell’ HFC-23 prima di approvare le importazioni. Il governo cinese si è impegnato a finanziare fino al 40% dei costi delle apparecchiature per progetti di

Il rapporto dell’EIA in inglese si trova QUI