EIA: ripensare gli standard per l’uso dei refrigeranti

In un documento dal titolo „Pathway to Adoption of a Global HFC Phase-Down“ preparato dalla associazione ambientalista EIA – Environmental Investigation Agency – in occasione dei negoziati in corso a GInevra settimana scorsa ( QUI ) si affronta anche la questione degli standard, affermando che molti degli standard utilizzati per i refrigeranti sono obsoleti, eccessivamente restrittivi e ostacolano l’adozione di tecnologie a basso GWP.

Gli standard sono importanti per impostare specifiche tecniche e criteri che assicurino che adeguati livelli di qualità e sicurezza siano rispettati e affinché i paesi e le società siano in grado di competere a parità di condizioni“ si legge nel rapporto. Tuttavia “Molti standard per l’utilizzo di refrigeranti a basso GWP sono eccessivamente restrittivi, si basano su dati obsoleti e su ipotesi non supportate, che non tengono conto dei progressi nelle tecnologie, nei dispositivi di sicurezza moderni e nella possibilità di informativa delle etichette“.

Questi standard obsoleti creano barriere di mercato, favorendo gas fluorurati rispetto a refrigeranti naturali a basso GWP, quali idrocarburi, CO2 e ammoniaca.

Se uno standard impone requisiti troppo restrittivi per alcuni refrigeranti, le apparecchiature che utilizzano questi refrigeranti possono essere vietate sul mercato, o se ne può indirettamente impedire una produzione economicamente fattibile, anche se i regolamenti governativi incentivano e/o consentono che le attrezzature possano essere utilizzate sul mercato.

Si prenda l’esempio di frigoriferi domestici che utilizzano isobutano e sono diventati lo standard in molti paesi, tra cui l’Europa. Nonostante più di 700 milioni di tali frigoriferi domestici siano stati venduti in tutto il mondo, la tecnologia deve ancora entrare nel mercato statunitense, principalmente per uno standard obsoleto in vigore negli Stati Uniti, l’UL 250″. UL 250 consente l’uso di soli 57 g di idrocarburi refrigerante rispetto allo standard internazionale che ne permette invece 150g.”Cinquantasette grammi è una quantità insufficiente di refrigerante per la progettazione di un frigorifero efficiente e conveniente, quindi la maggior parte dei frigoriferi negli Stati Uniti utilizzano ancora HFC“, afferma l’EIA.