Risparmio energetico, primo combustibile

È necessario ripensare in maniera radicale l’efficienza energetica e trattarla come una fonte energetica di per sè che rappresenta il valore dell’energia risparmiata”. (Commissione Europea)

Il risparmio energetico può essere considerato come “una fonte di energia a sé stante”, in linea con la strategia della Commissione europea per una unione energetica resiliente. Mentre l’Europa rischia di perdere l’obiettivo intermedio del 2020 del 20% di energia risparmiata, gli autori di una analisi recentemente pubblicata dal Joint Research Centre raccomandano di aumentare gli investimenti privati ​​e l’introduzione di un fondo di garanzia per rimuovere il rischio percepito dagli investitori.

L’ analisi prende in esame l’importanza dell’efficienza energetica per la sicurezza dell’approvvigionamento energetico e la dipendenza dalle importazioni dell’UE nel 2030, con proiezioni effettuate dalla direzione generale della Commissione per l’Energia. Essa fornisce la prova scientifica che trasformare l’efficienza energetica in un meccanismo per ridurre la domanda di energia farà in modo che l’UE raggiunga i suoi obiettivi sulla sicurezza dell’approvvigionamento, sul cambiamento climatico e sulla competitività in un’economia decarbonizzata.

Inoltre l’analisi confronta scenari sul miglioramento dell’efficienza energetica del 27%, 30% e 40% e mostra che, se viene adottato un obiettivo del 40%, la somma di risparmio energetico e rinnovabili supererebbe la somma di energia da combustibili fossili importati tutti insieme ( petrolio, gas e combustibili solidi) nel 2030. Gli Stati membri diminuirebbero quindi la loro dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili.

Maggiori informazioni: QUI