Come afferma eurammon in un suo recente studio, i sistemi con refrigeranti naturali stanno trovando impiego in applicazioni che fino ad ora erano per loro atipiche. L’ammoniaca, ad esempio, non è più utilizzata solo nella refrigerazione industriale per capacità superiore a 500 kW, ma sta a poco a poco occupando aree che erano dominio dei refrigeranti sintetici, come il settore aria condizionata negli edifici. Molte grandi sale espositive, banche e uffici in Germania sono stati dotati di refrigeratori ad ammoniaca liquida per l’aria condizionata. Inoltre la tendenza si sta diffondendo in aree con elevati requisiti di sicurezza: analisi di rischio hanno mostrato che sistemi di refrigerazione con refrigeranti naturali non presentano rischi potenziali maggiori rispetto ai sistemi con refrigeranti sintetici. Di fatto vi sono sistemi ad ammoniaca per il condizionamento dell’aria anche in zone aereoportuali. Ad esempio? Il nuovo aeroporto di Düsseldorf, il nuovo Terminal 5 dell’aeroporto di Londra Heathrow o Zurigo.
La tendenza ad utilizzare refrigeranti naturali per l’aria condizionata negli edifici riguarda anche gli idrocarburi, come propano, butano e butene. Il propano ha proprietà termodinamiche molto simili al refrigerante sintetico R22. Alcuni paesi asiatici hanno pertanto sostituito l’R22 con propano in sistemi centrali di condizionamento d’aria e riportano tagli dei consumi energetici tra il 10 e il 30%, con solo modifiche minime necessarie al sistema.