Giappone: il successo delle pompe di calore a CO2

Bildschirmfoto 2016-01-13 um 08.47.42Il Giappone ha sempre affrontato la tecnologia delle pompe di calore con spirito pionieristico. E non è un caso che questo sia anche il paese in cui è nata e si è affermata “Eco-cute”, una pompa di calore a CO2, altamente efficiente, per produrre acqua calda che estrae energia dall’aria per riscaldare acqua per uso domestico, commerciale e industriale.

Secondo Shecco al febbraio 2015 erano installate in Giappone 4,7 milioni di unità Eco-cute e le vendite sarebbero ora a livelli di 400-500mila unità/anno con una penetrazione del 98% nel settore residenziale.

Nell’ambito della tecnologia Eco-cute continuano ad arrivare sul mercato soluzioni innovative. Degne di nota le soluzioni ibride, ovvero collegate a pannelli solari che ne sostengono la produzione di acqua calda. Per il settore commerciale.Mitsubishi Heavy Industries (MHI) ha “firmato”probabilmente la prima pompa di calore ad aria con compressore bi-stadio. La pompa mantiene capacità di 30kW anche a temperature inferiori a -7°C.

Anche nel settore dell’industria il Giappone sta sperimentando pompe di calore ad alta temperatura ma transcritiche per la produzione di calore e acqua calda. Secondo Watanabe et al. (in un articolo presentato al congresso internazionale IIR 2015 in Giappone) un certo numero di processi di produzione industriali richeiderebbe acqua fredda ed acqua calda o aria allo stesso tempo. Vi sono buoni esempi di fornitura contemporanea di acqua fredda e aria calda a 80-120°C aria calda con pompe di calore a CO2