PALLA AVANTI E PEDALARE

di Gianluca De Giovanni

1. b DegiovanniEDITORIALEL’assist è stato preciso, dobbiamo realizzare il gol della sicurezza. La metafora calcistica è appropriata, perché se il gruppo fondatore ha segnato in contropiede, partendo con impegno e professionalità e costruendo la figura “formale” del frigorista, ora bisogna mettere il risultato al sicuro, dare una continuità organizzativa e sostanziale a questo traguardo raggiunto.
Il lavoro svolto nei primi dieci anni sotto la guida di Valentino Verzotto è stato importantissimo, per l’Associazione e per gli associati. Se prima il nostro peso politico delle aziende frigoriste era quello di un individuo, oggi Assofrigoristi gioca la sua partita su tavoli importanti, come quello appena lasciato della partecipazione a Host, come il dialogo intrapreso con enti, istituzioni, operatori, come la strutturazione di una rete di delegazioni su tutto il territorio nazionale.
Oggi dobbiamo capitalizzare il lavoro svolto da chi ci ha preceduto, mettendo a frutto il grande patrimonio di condivisione di competenze che ha creato una categoria “unita”, capace di riconoscersi nel ruolo, il frigorista, e di stare “unita” sotto il cappello dell’Associazione per svolgere un ruolo di peso nell’interlocuzione con il mercato.

Gli obiettivi sono chiari e ci vengono da una solida coerenza con il percorso di questi dieci anni: crescere, rappresentare, incidere.
Crescere nei numeri, sul territorio, nella professionalità e nella qualità, grazie al lavoro delle Delegazioni e del Centro Servizi per l’Installatore e il Manutentore, per erogare in modo diffuso e capillare un valore aggiunto doppio, per il lavoro del singolo associato e per la riconoscibilità del frigorista come Assofrigorista: un tecnico ad alto valore aggiunto per il cliente.
Rappresentare la categoria e gli associati facendo massa critica, con l’attesa crescita dei numeri, per dare peso al nostro punto di vista nel dialogo con chi scrive le regole, con chi ne cura l’attuazione, con chi produce gli strumenti necessari per il nostro lavoro, con chi ci dota delle competenze richieste dalla legge e di quelle che costituiscono standard o migliori pratiche di mercato, con chi le certifica.
Incidere per portare stabilmente il frigorista ad essere protagonista nel momento decisionale, un consulente sui temi della tecnologia, della sostenibilità ambientale, della gestione dell’energia e dei suoi costi. Per farne definitivamente quel partner di chi produce e chi usa strumenti di refrigerazione e di condizionamento, come hanno voluto i fondatori dell’Associazione e come vogliono tutti coloro che si iscrivono.

I nostri non sono sogni ambiziosi, sono concreti progetti di sviluppo che ci hanno già visti impegnati in questi mesi di avvio della fase 2, con iniziative e attività che si fanno sempre più intense e che sono state avviate in modo strutturale: pensiamo alla struttura territoriale, al rilancio dell’attività formativa, alle presenze istituzionali in sedi importanti come Expo, il Green Retail Forum, alla partecipazione a Host, ma anche alla serie di strumenti – prima fra tutti questa rubrica di cui ancora una volta ringraziamo ZeroSottoZero per l’opportunità che ci è stata offerta – con cui dialoghiamo sempre più efficientemente ed efficacemente con gli iscritti.
Quindi, con la “freddezza” che deve presiedere ogni ragionamento imprenditoriale e con l’entusiasmo che chi ci ha preceduto ci trasmette, siamo pronti, per andare in gol e dire la nostra.