HFC sotto il protocollo di Montreal?

SI è raggiunto in Dubai un accordo per la modifica al Protocollo di Montreal nel 2016

Bildschirmfoto 2015-10-22 um 20.06.14I Paesi e le organizzazioni che in questi ultimi sei anni hanno lavorato affinché la riduzione degli HFC avvenisse sotto il protocollo di Montreal hanno celebrato l’accordo raggiunto a Dubai settimana scorsa secondo cui la riduzione degli HFC dovrebbe avvenire attraverso i meccanismi del protocollo di Montreal.

Nello stesso tempo un poco di frustrazione è subentrata perché le trattative non hanno portato a accordi vincolanti , come si sperava da parte di alcuni, a causa di ostacoli posti da pochi paesi, tra cui l’India e alcuni Stati del Golfo.

Non si può comunque negare che sia stato fatto un passo importante. All’emendamento si lavorerà nel 2016 per poter quindi concludere entro l’anno finalmente un accordo vincolante. Il segretario di stato americano John Kerry ha affermato che questo accordo apre un nuovo capitolo nella lotta al cambiamento climatico.

Tra le prime reazioni è giunta quella della ong internazionale cons vede a Londra EIA   – Environmental Investigation Agency –

Clare Perry, Leader del team per la Campagna sul Clima presso  – ha affermato: “Il Protocollo di Montreal ha un mandato chiaro sugli HFC e un percorso per risolvere le questioni in sospeso e concordare una modifica nel 2016. Le Parti devono ora arrotolarsi le maniche, sgarbugliare al piu’ presto i dettagli e ci ricordano perché il protocollo di Montreal è spesso indicato come il trattato ambientale di maggior successo al mondo“.

Nel corso del negoziato i paesi industralizzati hanno offerto una serie di concessioni in caso di un accordo di phase-down, in particolare sulla necessità per i paesi in via di sviluppo di avere la flessibilità nell’attuazione e la necessità di esenzioni nei paesi a clima caldi. Tuttavia, le questioni spinose come il trasferimento di tecnologia e diritti di proprietà intellettuale rimangono.

Mark Roberts, Consigliere politico senior di EIA, ha affermato: “Il Protocollo di Montreal ha quasi 30 anni di successo di trasferimento tecnologico e con la flessibilità e l’impegno mostrato questa settimana è chiaro che queste sfide possono essere risolte. Un accordo di phase down sotto il protocollo di Montreal potrebbe evitare oltre 100 miliardi di tonnellate di emissioni di CO2 equivalenti e molto di più se il protocollo incentivasse tecnologie energetiche efficienti“.

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