Un documento di lavoro congiunto dell’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (IRENA) e il Centro di Copenhagen per l’efficienza energetica (C2E2) mette in evidenza sinergie importanti che possono contribuire a garantire un futuro energetico globale sostenibile.
L’interazione tra i miglioramenti dell’efficienza energetica e la diffusione di tecnologie energetiche rinnovabili è complessa. Se i rispettivi potenziali in questi due campi sono combinati, la domanda totale mondiale di energia può essere ridotta fino a un quarto entro il 2030. Cosi sostengono IRENA e C2E2. Le misure di efficienza energetica dovrebbero rappresentare tra metà e 3/4 del risparmio energetico totale e le rinnovabili farebbero il resto.
La riduzione della domanda attraverso le rinnovabili dipende dall’adozione di tecnologie moderne, tra cui stufe efficienti, che aumentano l’efficienza di conversione 2-3 volte, apparecchiature elettriche come le pompe geotermiche o pompe di calore ad aria in grado di offrire 3-4 volte il loro consumo di energia sotto forma di riscaldamento o di raffreddamento oppure l’alimentazione fonti come solare ed eolica che non richiedono la conversione termica e quindi non sprecano carburante.
L’analisi quantitativa dei dati ha considerato otto paesi che coprono la metà del consumo energetico globale: Cina, Danimarca, Francia, Germania, India, Italia, Regno Unito e Stati Uniti.
Il documento nasce dalla collaborazione tra il C2E2 e IRENA sulla base delle “Nazioni Unite per le energie sostenibili per tutti” (SE4All), una iniziativa che mira a raggiungere tre obiettivi globali interconnessi:
- garantire l’accesso universale ai servizi energetici moderni;
- raddoppiare il tasso globale di miglioramento dell’efficienza energetica;
- raddoppiare la quota di energie rinnovabili nel mix energetico globale.
L’aumento della quota di energie rinnovabili si traduce in un miglioramento più veloce dell’efficienza energetica. Oltre al settore energetico, l’analisi considera i tre settori di uso finale dell’energia: edilizio, industria e trasporti.
Il documento è scaricabile QUI. In Inglese