Refrigerazione magnetica: futuro roseo?

Fonte: climatecontrolnews

Secondo una ricerca di Markets and Markets il mercato della refrigerazione magnetica è destinato a esplodere con un tasso di crescita annuale del 98,7% tra il 2017 e il 2022. Partendo da una piccola base si prevede che il mercato globale raggiunga $ US315,7 milioni entro il 2022. Le crescenti preoccupazioni per quanto riguarda l’uso di refrigeranti che impoveriscono l’ozono negli impianti di refrigerazione e di condizionamento guideranno lo sviluppo del mercato della refrigerazione magnetica.

La refrigerazione magnetica è una tecnologia di raffreddamento basato sull’effetto magnetocalorico, che può essere usato per raggiungere temperature estremamente basse. Sarebbe caratterizzata da semplice pianificazione, da basso costo di manutenzione, da tecnologie sostenibili e da una alta efficienza energetica, tutti attributi che possono sostenere la crescita nei prossimi anni.

Il rapporto citato ha suddiviso il mercato sulla base del prodotto, dell’applicazione e della geografia. Ad esempio, il mercato della refrigerazione magnetica per applicazioni commerciali è destinato a crescere con un CAGR stimato dell’82,7% tra il 2017 e il 2022.Geograficamente, il rapporto ha considerate le aree Nord America (Stati Uniti, Canada e Messico), Europa (Germania, Regno Unito, Francia, Italia e Spagna), APAC (Cina, Giappone, India, Corea del Sud e Australia), Sud America (Brasile, Argentina, e altri) e il Resto del mondo (Africa e Medio Oriente). Si prevede che il mercato europeo per la refrigerazione magnetica conquisterà una quota di mercato del 52% nel 2016 e si stima che crescerà ad un CAGR del 87,3% tra il 2017 e il 2022. La regione APAC è destinata a crescere al tasso più alto, ovvero del 139,5% tra il 2017 e il 2022.

Si sa, le statistiche son statistiche, soprattutto se proiettate nel futuro. Dato di fatto però è che la refrigerazione magnetica riscuote sempre più attenzione e interesse. E a questo proposito ricordiamo che nel settembre 2016 si terrà a Torino un congresso internazionale proprio su questo tema.

QUI maggiori informazioni sul congresso e QUI sul rapporto