Rendersi conto della necessità di un approccio globale all’utilizzo del freddo è fondamentale: “C’è nel mondo un crescente bisogno di freddo, sia per la refrigerazione che per la climatizzazione” e questo porta con se un problema di consumo delle risorse perché, come afferma Didier Coulomb al recente Convegno sulle Tecnologie della Refrigerazione di Milano “La refrigerazione è responsabile del 17% dei consumi mondiali di energia elettrica”. Pur non essendo questo un dato con pretesa di completezza e correttezza, (“È stato difficile raccogliere i dati” afferma Coulomb), si tratta di una cifra da non sottovalutare. In confronto l’industria consuma il 37,6% e il settore residenziale il 20,5%. dell’energia elettrica. “A livello geografico vincitore – se di vincitori si può parlare – è il Nord America, mentre in fondo alla lista dei consumatori abbiamo molti paesi africani. Ma non sarà sempre cosi perché questi paesi, che oggi consumano poco, sono in forte fermento e sviluppo”.
Il dato sopra indicato, che verrà pubblicato in una nota dell’Istituto Internazionale della refrigerazione a breve, esplicita il legame del settore della refrigerazione alla problematica che affligge anche tutti gli altri settori: la scarsità di risorse energetiche, la necessità di affrancarsi dalla produzione energetica da fossili, il costo dell’approvvigionamento energetico e ancora una volta il cambiamento climatico.
Una refrigerazione che sia veramente sostenibile deve considerare dunque anche il consumo delle risorse energetiche, “Abbiamo dunque bisogno di considerare l’LCCP e il TEWI dei dispositivi di refrigerazione” afferma Coulomb.
Non solo, ma si dovranno considerare aspetti quali la eventuale mancanza di infrastrutture energetiche nei paesi in cui si installano gli impianti e la necessità di trovare sistemi alternativi, la possibilità di fare co- o trigenerazione, etc. Questo insomma spinge la refrigerazione nel bel mezzo del dibattito energetico, ampliandone i problemi ma anche gli orizzonti e le possibilità.
“In quest’ottica la decisione di cambiare un impianto o una tecnologia non deve solo basarsi sul tipo di refrigerante che esso utilizza, ma deve essere fatta in base alle possibili riduzioni totali di consumo energetico, alla disponibilità di fonti energetiche alternative, di tecnologie integrative. Tutto ormai è correlato”.. e la tecnologia si dovrà adeguare. Così, infatti, va il mondo! Panta rei, diceva Eraclito…