di Gianluca De Giovanni

L’ESTATE DEL NOSTRO IMPEGNO (MA ANCHE TUTTO IL RESTO DELL’ANNO!)

Non l’inverno del nostro scontento di cui nel Riccardo III di Shakespeare ma l’estate… un periodo in cui l’azienda frigorista è massimamente impegnata, da richieste e interventi che sono sì di emergenza, dettati da condizioni esterne particolarmente delicate o stressanti per gli impianti, ma non sempre…

DE GIOVANNI_sitoC’è un dato di fondo da rilevare: il clima è una variabile determinante, talvolta impazzita, talaltra ambigua. Un’estate come quella 2014, con regimi di temperatura così bizzarri e bassi, non fa da modello, ma non lo fa nemmeno un’estate “africana”, per cui in teoria dovremmo essere pronti a far fronte ai picchi in ogni caso.
Il punto è proprio questo: fare fronte. La questione è spinosa, ma richiede una riflessione di sistema piuttosto seria. Prendere in considerazione l’estate come il periodo in cui il frigorista lavora è un po’ come trattarlo da lavoratore stagionale, mentre in realtà il lavoro di manutenzione dovrebbe avere due caratteristiche, una preventiva e l’altra stabilizzatrice.
Preventiva nei confronti non tanto e solo del picco di temperatura, ma dei costi che un impianto genera in condizioni di stress termico: superiori costi energetici, costi manutentivi addizionali da intervento straordinario, costi impliciti di deterioramento dei prodotti conservati.
Stabilizzatrice nei riguardi di una programmazione, che dovrebbe dare senso del fatto che l’impianto lavora tutto l’anno e che una specie di tagliando “speciale” prima del massimo stress potrebbe essere un’idea importante. Chi di voi non fa una revisione alla macchina prima di un viaggio impegnativo, in condizioni di stress di motore e componenti?
Ma c’è di più: se l’estate è il momento in cui tutti gli utenti di impianti di condizionamento e refrigerazione chiamano il manutentore per emergenza, oltre al tagliando in primavera, potrebbe essere utile (sempre in chiave preventiva e stabilizzatrice) una valutazione gestionale ex post dei costi determinati dall’impianto in condizioni di sollecitazione termica. Per cui, in autunno, prima della “stagione contrattuale”, quella invernale, potrebbe essere il momento di bilanci gestionali che l’azienda frigorista potrebbe aiutare a costruire sulla base di informazioni come il monitoraggio in remoto sulle prestazioni, con dati incrociati con quelli meramente contabili come il numero di interventi straordinari necessari e il costo generato da eventuali malfunzionamenti.
Per cui, alla fine se l’estate è il momento in cui il suo lavoro è più visibile, l’azienda frigorista è un partner che opera tutto l’anno per permettere al proprio cliente di godere di un servizio che – se anche considerato meno difficile da erogare in altre stagioni – è continuativo e determinante.
Dal numero di settembre su ZeroSottoZero accompagnerà la nostra rubrica un calendario, che metterà in evidenza le prestazioni più specifiche del periodo da parte dell’azienda frigorista, ma varrebbe la pena di parlare di una gestione integrata, che associ gli interventi ad una programmazione nel tempo e che consideri l’impianto un organismo in funzionamento continuo, e pertanto da assoggettare a un regime di sorveglianza costante per l’ottimizzazione dell’efficienza globale.
Perché, nell’epoca delle certezze asettiche, è importante seminare il germe di qualche ragionevole dubbio: e se potessimo spendere di meno dopo per aver investito qualcosa prima? Noi ci siamo, tutto l’anno. Contattateci, insieme costruiremo efficienza.