Il debutto di LU-VE

È avvenuto giovedì 9 luglio l’annunciato debutto di LU-VE sul mercato Aim, dedicato alle PMI. L’azienda italiana fondata da Iginio Liberali nel 1985 ha incorporati ISI, la SPAC promossa da Giovanni Cavallini e Attilio Arietti che nel luglio del 2013 ha raccolto oltre 50 milioni di euro da investitori italiani ed esteri con l’obiettivo di effettuare un’operazione di aggregazione con una realtà industriale italiana, successivamente individuata proprio in LU-VE. “Siamo molto soddisfatti di questo risultato – hanno dichiarato Attilio Arietti e Giovanni Cavallini, promotori di Industrial Stars of Italy e pionieri dell’utilizzo delle SPAC in Italia – non solo perché sancisce il successo di questa operazione, ma perché conferma il ruolo crescente delle SPAC come nuova ed efficace via italiana alla quotazione“. La SPAC è una modalità che permette alle piccole e medie imprese di entrare in Borsa in modo facile e veloce. Nonostante la congiuntura non sia facile (Cina, Grecia, Russia) il debutto di LU Ve sul mercato dei titoli Aim e’ andato serenamente: +2,8% dei titoli rispetto al prezzo di collocamento (fonte: Borsa di Milano)

 LU-VE Group è oggi uno dei principali produttori europei di apparecchi ventilati e scambiatori di calore per il mercato della refrigerazione commerciale e industriale, del condizionamento d’aria, civile, industriale e di precisione, nonché leader europeo assoluto nella produzione di batterie per applicazioni OEM. Il fatturato consolidato 2014 è stato di 212 milioni €, con una crescita media annua del 9% dal 2009. Oggi LU-VE è una delle prime 4 realtà a livello mondiale nel settore in cui opera e circa il 40% del fatturato consolidato è realizzato in segmenti di mercato dove l’azienda ha una leadership europea quasi incontrastata. Dietro questa posizione c’è una forte leadership tecnologica costante che ha rappresentato il fattore critico primo di successo dell’Azienda: fare qualcosa di innovativo e di diverso dagli altri per aggiungere valore a quello che si offre. “Il nostro prodotto non è una commodity – afferma Matteo Liberali, AD di LU-VE Group – ma ha un contenuto tecnologico importante, derivato da un costante miglioramento e da una costante ricerca dell’eccellenza”. Già da anni LU-VE ha intrapreso un processo di internazionalizzazione. Oltre il 50% dei suoi prodotti nasce all’estero, oltre il 70% del suo fatturato deriva dall’estero e circa 900 dei 1528 collaboratori di LU-VE si trovano fuori dall’Italia (contro 624 in Italia).