Hong Kong Baptist University: dove la realtà supera la fantasia

Fondata nel 1956, la Hong Kong Baptist University vanta oltre 50 anni di esperienza nella formazione di alto livello. L’Università presenta un’offerta formativa di respiro internazionale, con corsi di laurea e post-laurea innovativi, compresi master e dottorati di ricerca, atti a preparare gli studenti ad affrontare le sfide di una conoscenza sempre più globalizzata. Le facoltà accademiche oggi disponibili sono Lettere, Scienze, Scienze Sociali, Scuola di Business, Scuola di Medicina Cinese, Scuola di Comunicazione, Scuola di Formazione Continua, Accademia delle Arti Visive e numerosi corsi di lauree specialistiche.

Per migliorare le performance energetiche dell’edificio che ospita la Scuola di Medicina Cinese, l’Università ha deciso di rinnovare l’impianto di climatizzazione riducendo i costi di gestione e migliorando allo stesso tempo il comfort degli studenti. L’edificio si compone di 9 piani che ospitano laboratori, uffici, sale riunioni, una clinica e un museo ed era precedentemente climatizzato da 3 refrigeratori di liquido con compressori alternativi, da sostituire.

FOCUS SULLA CLIMATIZZAZIONE: La prima fase è coincisa con la realizzazione di un Audit Energetico per la generazione del profilo dei carichi reali dell’edificio, cui è seguita la selezione delle unità più adatte al progetto. Quindi, basandosi sui dati reali ed utilizzando il software di selezione ELCA di Climaveneta, il progettista ha selezionato le unità e simulato il loro consumo energetico. La conclusione è stata che installando un TECS2/SL-CA-E0652 ed un chiller con compressore a vite CSRAT 2712-B-Y di simile potenza oltre ad un’unità più piccola di tipo TECS2/SL-CA-E0512, il ritorno sull’investimento sarebbe stato di circa 6 anni.

Dopo l’installazione delle nuove unità, la Baptist University ha avviato il monitoraggio dei dati reali per ottenere un’analisi completa sul funzionamento del nuovo impianto.

La scuola di medicina

Dopo un anno di raccolta dati è emerso che l’Università ha risparmiato oltre il 25% in costi di energia rispetto al passato, nonché aumentato il COP dell’edificio del 70% con un payback di 2 anni e mezzo. Il miglioramento dei dati reali, rispetto a quelli precedentemente stimati, è dovuto alla modalità di funzionamento scelta per le unità: durante il giorno infatti funziona solo uno dei due refrigeratori di taglia più grande – il TECS2/SL CA funziona 5 giorni a settimana, mentre il CSRAT 2712-B-Y solo due giorni a settimana- mentre il chiller più piccolo funziona solo nelle ore notturne, a ridotto fabbisogno di raffreddamento.

Sara Yim, Executive, Business Development presso Climaveneta Chat Union, parlando del progetto afferma: “È per noi motivo di orgoglio vedere che i dati reali sono addirittura migliori di quelli stimati, già buoni di per se, e che grazie ai grandi risparmi ottenuti nel primo anno di funzionamento è stato possibile passare da un payback stimato in 6 anni ad uno previsto di 2 anni e mezzo” e continua poi “I nuovi ordini staccati dalla Baptist University confermano sia la soddisfazione del cliente dopo la prima fornitura, che la leadership di Climaveneta nel nostro mercato.

Gli eccellenti risultati ottenuti presso la Scuola di Medicina Cinese hanno infatti spinto la Baptist University a continuare nel processo di sostituzione delle vecchie unità per la climatizzazione nei propri edifici. I cantieri successivi sono stati il Wai Hang Sport Centre dove sono state installate 1 unità ad aria con compressore a vite e 2 TECS2/SL-CA-E di Climaveneta ed infine lo Shaw Campus dove si stanno installando in questi giorni 5 TECS2/SL-CA, chiller ad elevata efficienza in versione super silenziata e classe A di efficienza, per un totale di 11 unità Climaveneta installate in 2 anni ed un fatturato totale di oltre 1,2 milioni di Euro.

Il responsabile infrastrutture della Baptist University parlando dei risultati raggiunti presso la Scuola di Medicina Cinese afferma: “È stato un vero piacere vedere come, dopo un solo anno di funzionamento delle unità Climaveneta, il payback è risultato più che dimezzato rispetto alle prime stime. I nostri obiettivi iniziali erano quelli di ridurre i consumi di energia e conseguentemente i costi di gestione da un lato, e garantire il massimo comfort agli studenti dall’altro e possiamo confermare di averli pienamente raggiunti entrambi!”.