Durante la conferenza di oggi al politecnico di Milano sulle ultime tecnologie nella refrigerazione, il prof Alberto Cavallini ha ripercorso la storia dei refrigeranti – prima, seconda, terza e quarta generazione – e delle cause che hanno portato a cambiare così tante soluzioni nel giro di poco meno di cent’anni. Le cause le conosciamo e i refrigeranti anche. Ma la risposta alla domanda se ci sarà una quinta generazione di refrigeranti, posta al pubblico dal professore? Per dare una risposta a questa domanda Cavallini cita uno studio americano in cui si sono analizzate le 100milioni di molecole presenti nella banca dati PUBCHEM per vedere quali, tra quelle note, danno i risultati migliori in termini di refrigerazione. Il risultato:
- Se anche esistesse un liquido refrigerante ideale (ma che risponda alle leggi fisiche dei liquidi), non sarebbe possibile avere contemporaneamente un’ottimizzazione del COP e della resa frigorifera volumetrica;
- difficilmente il futuro porterà una nuova molecola; i possibili refrigeranti sono gia’ tutti qui.
Quindi? Quindi non avremo più un refrigerante per tutte le applicazioni e tanto meno un refrigerante nuovo. „Siamo alla frutta“ afferma Cavallini, ma in senso positivo: abbiamo tutto quel che ci serve e „Non ci sara’ una quinta generazione di refrigeranti“. Ora si tratta di applicare nel miglior modo possibile quanto abbiamo.