Ricerca e Sviluppo alla base dell’Innovazione

Figura 1

Il Consiglio Nazionale delle Ricerche realizza ormai dal 2007 un agile data book, dal titolo „Scienza e tecnologia in cifre. Statistiche sulla ricerca e sull’innovazione“, che raccoglie i principali indicatori relativi all’impegno italiano e internazionale in ricerca e sviluppo (R&S): risorse finanziarie ed umane in primis. L’edizione più recente analizza i dati fino al 2011 per i paesi OCSE più Cina e Russia. Una breve analisi (che non ha assolutamente l’ambizione di essere esaustiva) indica che il sistema scientifico italiano soffre rispetto ad altri paesi. Questo è evidente dal livello degli stanziamenti per R&S.: 20.613 milioni di $ complessivi tra comparto pubblico e imprese (dati 2011) pari all’1,25% del Prodotto interno lordo. Una cifra che colloca l’Italia al decimo posto tra i paesi analizzati: al primo posto della graduatoria compaiono gli Stati Uniti con 382,537 miliardi di dollari (a parità di potere di acquisto), seguono con 183,1 la Cina, il Giappone con 133,2 e la Germania con 81,9 miliardi. L’1,25% come rapporto R&S/Pil assegna all’Italia il quart’ultimo posto nei analizzati, seguita solo da Russia, Turchia e Messico. Nella graduatoria, Israele è al primo posto con il 4,21%, la Corea investe il 4,04%, la Finlandia il 3,8%, il Giappone 3,39% a pari con la Svezia. Gli altri paesi oscillano tra il 3,0% di Taiwan e lo 0,43% del Messico. (Figura 1 – cliccare per ingrandire)

Figura 2

Nel 2011 il personale italiano impegnato in attività di ricerca è pari a 9,2 persone per mille unità di forza lavoro. Dopo di noi solo Turchia e Cina, a pari “merito” con 3,8 persone. In cima alla classifica si trova la Finlandia che impiega 21,6 ricercatori ogni mille unità di forza lavoro. Analizzando specificatamente il personale ricercatore delle imprese in rapporto a mille occupati sempre nelle imprese, l’Italia si trova in terzultima posizione con 2,1, prima solo a Messico (0,5) e Turchia (1,5). Di nuovo si distinguono Finlandia (12,9) Danimarca (12,2) e Svezia (9,5). L’investimento in capitale umano di questi stati è ancor più rilevante se si considerano le loro ridotte dimensioni territoriali o il ridotto numero di abitanti. Ma, d’altro canto, andando ad analizzare il sostegno pubblico alla R&S delle PMI in rapporto al finanziamento pubblico totale delle imprese, l’Italia è in una delle ultime posizioni (7,85%) seguita solo da USA, Giappone e Francia. (Figura 2. Cliccare per ingrandire)