Promuovere l’energia verde ed efficiente per le regioni dell’Europa

A fine maggio la Commissione europea ha avviato la piattaforma di specializzazione intelligente europea in materia di energia, che sosterrà le regioni e gli Stati membri nell’utilizzo efficiente dei finanziamenti della politica di coesione per promuovere l’energia sostenibile. La piattaforma aiuterà le regioni a condividere le loro competenze in materia di investimenti per l’energia sostenibile, in particolare per quanto riguarda l’applicazione di tecnologie innovative a basse emissioni di carbonio.

Sostenendo l’uso ottimale dei fondi della politica di coesione per finanziare progetti nel settore delle energie sostenibili, la piattaforma contribuirà direttamente alla strategia per l’Unione europea dell’energia. Essa mira altresì ad allineare meglio le attività di innovazione nel settore dell’energia a livello nazionale, regionale e locale in vista della costituzione di un’agenda strategica comune sulle priorità energetiche. La piattaforma, che è stata istituita dal servizio scientifico interno della Commissione, il Centro comune di ricerca (JRC), contribuirà a promuovere la crescita economica nelle regioni garantendo un approvvigionamento energetico sostenibile, competitivo e sicuro.

Il commissario europeo per la politica regionale, Corina Creţu, ha osservato: “Nel periodo 2014-2020 saranno investiti oltre 38 miliardi di euro di finanziamenti della politica di coesione per ultimare la strategia per l’Unione dell’energia e per promuovere il passaggio ad un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori. Questo corrisponde a più di un raddoppio del finanziamento rispetto al periodo precedente. I fondi della politica di coesione offrono molte opportunità, ma pongono anche sfide importanti per le regioni in termini di attuazione dei progetti energetici cofinanziati dall’UE. È per questo motivo che accolgo con favore la nuova piattaforma in materia di energia, che consentirà di mettere in comune le conoscenze in materia di energia sostenibile e aiuterà le regioni ad utilizzare in modo efficiente i finanziamenti disponibili per investire in soluzioni innovative.”

Il commissario per l’istruzione, la cultura, i giovani e lo sport Tibor Navracsics, responsabile per il JRC, ha affermato: “Per costruire una vera Unione dell’energia serve una solida base scientifica e sono lieto che il servizio scientifica interno della Commissione, il Centro comune di ricerca, svolga un ruolo essenziale mettendo a disposizione tale base. La piattaforma di specializzazione intelligente combina competenze scientifiche e strumenti di networking innovativi. Questo aiuterà le regioni ad accedere alle informazioni e a scambiare idee e buone pratiche — generando nuove competenze e trasformandole in elementi costitutivi dell’Unione dell’energia.”

Il progetto della piattaforma si basa su una cooperazione comune tra la DG Politica regionale e urbana (REGIO), la DG Energia (ENER) e il Centro comune di ricerca (JRC). Esso si avvale della positiva esperienza con l’attuale piattaforma di specializzazione intelligente incentrata sulle strategie di ricerca e innovazione (piattaforma S3). Attualmente 172 regioni o paesi, che rappresentano oltre l’80 % delle regioni dell’UE, partecipano alle attività della piattaforma. Oltre due terzi di essi hanno scelto l’energia come il loro settore di specializzazione intelligente.

La specializzazione intelligente è un approccio innovativo elaborato dalla Commissione europea per promuovere la crescita economica e la prosperità a livello regionale. Incoraggia un uso efficiente e mirato degli investimenti pubblici nella ricerca e nell’innovazione per creare vantaggi competitivi e consentire alle regioni di specializzarsi nell’ambito dei rispettivi punti di forza. È altresì una condizione preliminare per beneficiare di fondi strutturali e di investimento europei.

La nuova piattaforma per l’energia fornirà informazioni, conoscenze e competenze in materia di investimenti in progetti energetici, in linea con le esigenze dei responsabili politici, delle autorità e delle parti interessate responsabili dell’energia e della ricerca. Sarà inoltre possibile sviluppare modi di associare gli Stati membri e le regioni con interessi simili e investimenti previsti per l’innovazione in campo energetico.

Nel quadro della sua politica di coesione l’UE prevede di investire circa 38 miliardi di euro nel periodo 2014-2020, nei quali sono inclusi 2 miliardi di euro per investimenti nelle reti intelligenti. L’obiettivo è favorire la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio mediante il sostegno a progetti in materia di efficienza energetica, energie rinnovabili, mobilità urbana sostenibile e ricerca e innovazione.