Dichiarazione F-Gas: in dialogo con ISPRA

Parliamo oggi di un tema che terrà occupati parecchi tecnici del freddo da qui al 31 maggio: la dichiarazione F-gas 2015.

Essa è un obbligo stabilito dall’art.16, comma 1 del DPR 43/2012 che ricorre annualmente e che identifica i soggetti obbligati negli operatori delle apparecchiature fisse per il condizionamento, pompe di calore, refrigerazione e sistemi fissi antincendio contenenti almeno 3 kg di gas fluorurato ad effetto serra. Come da chiarimenti del Ministero, l’obbligo riguarda anche il caso in cui le apparecchiature, pur essendo installate e pronte all’uso, non siano però di fatto utilizzate.

L’ISPRA ha predisposto una procedura informatica per consentire la compilazione della dichiarazione Fgas. Il sistema permette all’utente di inserire i dati, di controllare se i campi obbligatori della dichiarazione sono stati riempiti e di convalidare la dichiarazione facendola acquisire al sistema che rilascia una “conferma di compilazione”.

Zero sotto Zero ha parlato con il Dr Andrea Gagna, esperto ISPRA.

  • ZZ: La dichiarazione è obbligatoria per la categoria di impianti descritti. Che copertura ha effettivamente il registro? 

ISPRA: Attualmente (fine marzo 2015) abbiamo acquisito oltre 118.000 dichiarazioni relative all’anno 2012 e oltre 137.000 dichiarazioni riferite all’anno 2013. La dichiarazione Fgas 2015 (per il 2014) ha scadenza il 31 maggio 2015 e per il momento abbiamo acquisito poco più di 2.000 dichiarazioni riferite all’anno 2014. È difficile dire che copertura la dichiarazione abbia effettivamente, perché presuppone che sia nota l’entità della base dichiarante, cioè il numero complessivo dei soggetti obbligati. Questo dato dipende a sua volta dalla conoscenza del numero di apparecchiature installate in Italia aventi carica pari almeno a 3 kg e contenenti le sostanze considerate ai fini della dichiarazione che non sono tutte quelle attualmente circolanti nelle apparecchiature e sistemi presenti sul mercato e nelle sedi di installazione. Attualmente non disponiamo di una stima ragionevole della dimensione della base dichiarante che possa essere utilizzata per valutare il grado di copertura dei soggetti dichiaranti.

  • ZZ: Vi sono cambiamenti rispetto al passato nella compilazione della dichiarazione? Se sì, quali?

ISPRA: Rispetto allo scorso anno i criteri della dichiarazione (la soglia è sempre pari a 3 kg di gas fluorurato ad effetto serra; l’introduzione delle soglie espresse in CO2 equivalente non è ancora applicabile alla dichiarazione Fgas), il contenuto e le modalità della dichiarazione sono invariate: non ci sono novità rispetto allo scorso anno.

  • ZZ: Questo registro potrebbe anche essere usato come una sorta di censimento del settore italiano (almeno di una parte di esso): quale è il quadro del settore  che ne emerge?

Tale dato è deducibile dal registro telematico delle imprese e delle persone certificate, dal quale può essere ricavata l’informazione sul settore delle aziende e delle persone certificate cioè abilitate ad operare con apparecchiature e sistemi contenenti gas fluorurati ad effetto serra nel nostro paese, ma non è l’ISPRA a poter fornire questa informazione (ndr: è il Ministero). L’ISPRA sta invece analizzando i dati raccolti nella banca delle dichiarazioni Fgas per predisporre un rapporto che descriva un quadro preliminare del “settore” definito dal campo di applicazione della dichiarazione ma sarebbe errato considerare le elaborazioni sui dati dichiarati come censimento del settore o delle aziende del settore. Tra l’altro i criteri della dichiarazione Fgas escludono a priori molte tipologie di apparecchiature, molte sostanze in uso nelle stesse categorie di apparecchiature. La banca dati delle dichiarazioni non permette di rispondere direttamente a domande circa la caratterizzazione delle aziende dichiaranti senza un approfondimento ed il ricorso all’uso di altre banche dati. È inoltre opportuno evidenziare che la dichiarazione riguarda non solo sedi di installazione presso aziende ma anche condomini o civili abitazioni: circa l’8% delle dichiarazioni ricevute lo scorso anno sono infatti relative a sedi di installazione nelle quali non sono svolte attività economiche. L’ISPRA sta predisponendo un rapporto tecnico incentrato sui dati 2013, raccolti con la dichiarazione Fgas dello scorso anno che è stata anche la prima con l’obbligo di comunicare i dati sugli interventi eseguiti sulle apparecchiature (quindi con i dati quantitativi sulle sostanze circolanti e sui reintegri eseguiti). La predisposizione di una relazione sui dati raccolti è inoltre prevista dallo stesso DPR 43/2012 (art.16 comma 5). Il numero di dichiarazioni raccolte con riferimento all’anno 2012 è stato di oltre 118.000 e con riferimento al 2013 è stato di oltre 137.000; rispetto alla lista delle sostanze (circa 78 sostanze, pure o in miscela) le dichiarazioni riportano informazioni relative a 72 sostanze; il numero complessivo di apparecchiature dichiarate è pari a oltre 325.000 (il 36,7% sono condizionatori; il 24% pompe di calore; il 38,4% sono apparecchi per la refrigerazione ed uno 0,9% sono sistemi fissi per la protezione antincendio).

  • ZZ: Come è stato l’andamento delle dichiarazioni dal 2013 ad oggi? (nel numero, ad esempio, o altre differenze)

Il flusso delle dichiarazioni FGas è iniziato nel 2013 e, per decisione del Ministero Ambiente, la prima dichiarazione poteva esser compilata comunicando solo dati identificativi e numero di apparecchiature. Dallo scorso anno la dichiarazione è diventata obbligatoria in tutte le sue parti, pertanto non è ancora possibile individuare delle tendenze o ragionare in termini di andamento negli anni. È necessario attendere ancora qualche anno per poter disporre di una serie storica e ragionare sui dati in termi
ni di serie storica. Per il momento osserviamo che il numero di dichiarazioni raccolte in questi primi due anni è in crescita, ciò dipende sicuramente dal fatto che sono state adottate delle iniziative finalizzate a migliorare la diffusione delle informazioni su questa dichiarazione e sull’obbligo di legge esistente. Il coinvolgimento delle associazioni di categoria nelle iniziative di informazione/formazione di questo tipo è molto importante, perché permette di raggiungere un numero elevato di soggetti direttamente interessati all’argomento ed anche all’obbligo di legge.

  • ZZ: Quali investimenti, in termini di costo e tempo, deve fare un’azienda per poter fare la dichiarazione? Avete un riscontro da parte delle aziende a questo proposito?

Dal punto di vista della dichiarazione Fgas l’ISPRA ha predisposto un sistema informatico che è disponibile gratuitamente e prevede l’accesso a un’area di lavoro previa registrazione come utente del sistema. A fronte dell’impegno che richiede la gestione di un flusso di dati di oltre 100.000 dichiarazioni all’anno, è opportuno sottolineare che il DPR 43/2012 non ha introdotto costi per l’invio della dichiarazione Fgas a carico dei soggetti obbligati e che l’ISPRA non richiede che gli utenti (persone fisiche o aziende che siano) paghino diritti di segreteria o eventuali altri costi per l’uso del sistema per la dichiarazione Fgas. In termini di tempo, l’impegno della dichiarazione Fgas è minimo perché si richiede all’utente di consultare il libretto delle apparecchiature o dell’impianto e di compilare la dichiarazione sulla base delle informazioni che per legge devono comparire nel libretto medesimo. Una volta in possesso delle informazioni richieste, la compilazione richiede tempi ragionevoli che possono risultare onerosi a seconda del numero di dichiarazioni che un singolo utente deve compilare. Proprio in considerazione del caso degli utenti che devono presentare un numero elevato di dichiarazioni, l’ISPRA ha predisposto una funzione di caricamento massivo dei dati che permette di semplificare ulteriormente la compilazione e l’inserimento delle dichiarazioni con risparmio di tempo da parte degli utenti. Sul portale della dichiarazione è stato pubblicato anche un documento con la descrizione della procedura di caricamento massivo per guidare gli utenti nell’uso di questo strumento fornendo istruzioni adeguate. Infine, compatibilmente con le risorse dell’ISPRA per lo svolgimento di questa attività, stiamo anche fornendo il necessario supporto tecnico a tutti gli utenti che ne fanno richiesta, proprio per consentire il superamento degli eventuali problemi riscontrati nel corso della compilazione della dichiarazione o di interazione con il sistema stesso.

Maggiori informazioni: QUI