Forse i nostri lettori, abituati a ben altre tecnologie, non apprezzeranno questa notizia. Bisogna però ammettere che l’apparecchio che ci si accinge a descrivere risponde al meglio a certe necessità nei paesi in via di sviluppo. Qui, dove l’elettricità ha il suo prezzo e il sistema elettrico è instabile e inaffidabile, qualunque apparecchio che utilizzi energia elettrica ha chiaramente grossi limiti. E se questo apparecchio è un refrigeratore che serve per trasportare prodotti alimentari deperibili ai punti vendita allora il problema diventa quello dello spreco alimentare.
Nei paesi in via di sviluppo circa 470 milioni di piccole aziende agricole perdono in media il 15% delle loro entrate per via di deperimento di prodotti alimentari.Da qui l’idea di una piccola start up con sede a Boston di realizzare un frigorifero portatile che non avesse bisogno di elettricità per un numero limitato di ore e che non avesse parti meccaniche che potessero rompersi e divenire fonte di costi. Il meccanismo? Raffrescamento evaporativo. Il refrigeratore – chiamato Evaptainer, container evoporativo – è un dispositivo di refrigerazione che sembra un grande dispositivo di raffreddamento e funziona con sole e acqua. Il calore viene estratto dell’interno dell’unità tramite lastre di alluminio altamente conduttive. Esse sono collegate ad un tessuto speciale che è tenuto a umido; il calore dissipa naturalmente verso l’esterno per via dell’evaporazione dell’acqua dovuta al calore solare. Evaptrainers ha bisogno di sei litri di acqua per mantenere fredda la camera per 12 ore.
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