Europa: verso l’Unione energetica

BL’Europa dipende troppo dalle importazioni di combustibili e di gas. I Paesi dell’Ue, infatti, “pagano più di un miliardo di euro al giorno per il petrolio, carbone e gas che vengono importati”. Questo denaro potrebbe essere speso molto meglio per superare la crisi e investito ad esempio per creare maggiore occupazione, per migliorare i servizi sociali, etc.

L’Unione deve ridurre questa dipendenza, mantenendo nel contempo il suo mercato energetico aperto ai paesi al di fuori dell’UE. Lo deve fare per le generazioni future, per limitare gli effetti dei cambiamenti climatici e assicurare un’energia accessibile, utilizzando di più le fonti rinnovabili e migliorando l’efficienza energetica. In sintonia con queste idee tratte dal programma del presidente della Commissione europea Juncker, sono stati posti per l’Unione degli obiettivi nuovi in campo energetico:

  • Creare un’Unione europea dell’energia, concentrando le risorse, collegando le reti e unendo le forze per negoziare con i paesi extra UE;
  • Diversificare le fonti energetiche, così l’Europa potrà passare rapidamente ad altri canali di approvvigionamento, se il costo finanziario o politico delle importazioni da est diventerà troppo elevato
  • Aiutare i paesi dell’UE a diventare meno dipendenti dalle importazioni di energia
  • Fare dell’UE il numero uno mondiale nel campo delle energie rinnovabili e della lotta contro il riscaldamento globale

La creazione di un’Unione Energetica europea è la grossa novità di questo programma. Essa potrebbe fornire un approccio olistico, pan-europeo al problema energetico e per affrontare in maniera differenziata le diverse tematiche legate all’approvvigionamento e alla sicurezza energetica europea. Tra gli obiettivi: garantire a tutti i cittadini Ue l’accesso a un sistema di energia (tra i 50 e i 125 milioni di cittadini Ue ancora oggi sono soggetti a carenza energetica) a prezzi accessibili, sicuro e sostenibile e che sia indipendente dai combustibili importati e dalle tecnologie dannose per salute e ambiente.

I primi passi per la creazione di un’Unione energetica europea sono già stati fatti. A febbraio a Riga si è riunito il consiglio dei ministri sotto la presidenza lettone e sono state definite le 5 caratteristiche dell’Unione energetica, ovvero:

  • Approvvigionamento sicuro basato su solidarietà e fiducia;
  • Un mercato energetico interno competitivo e integrato;
  • Il controllo dei consumi energetici
  • La decarbonizzazione del mix energetico europeo;
  • Ricerca e innovazione.

La presidenza lettone ha affermato esser sua intenzione riuscire a concludere il processo di formazione dell’Unione energetica o almeno dare il via all’unione energetica sotto la propria presidenza. Nei prossimi mesi quindi, se le promesse si avvereranno, potremmo vedere degli interessanti cambiamenti nel mercato europeo dell’energia.

Maggiori info al link https://eu2015.lv