Si stima che globalmente circa 1,3 miliardi di tonnellate all’anno di cibo vadano sprecate per diversi motivi, predominanti però quelli legati alla assenza di una adeguata catena del freddo. Questa quantità è uguale circa a 1/3 della produzione di alimenti a livello globale. Che è, a ben pensarci, uno scandalo se accostata all’altro dato: 800 milioni di perone che muoiono di fame. L’Istituto Internazionale della Refrigerazione IIR stima che se i paesi in via di sviluppo avessero lo stesso livello tecnologico dei paesi industrializzati nella loro catena del freddo, ogni anno si potrebbero salvare 200 milioni di tonnellate di cibo e aumentare cosi i rifornimenti di cibo del 14%. Ridurre le perdite alimentari significa non solo dare da mangiare a più persone, ma anche risparmiare le risorse utilizzate per coltivare quegli alimenti. . Si stima infatti che gli sprechi di cibo occupino un’area di terra della dimensione del Messico e consumano circa 250 Km cubi di acqua, tre volte il volume del lago di Ginevra. Inoltre si stima che causino emissioni di CO2 di circa 3,3 miliardi di tonnellate di carbonio.