Discorso di Obama sullo Stato dell’Unione 2015

Dal prezzi del gas allo sviluppo di fonti di energia rinnovabile, l’energia ha occupato una parte importante nel discorso del presidente Obama sullo Stato dell’Unione, tenuto il 20 gennaio a Washington, nella Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti d’America. Dal modo in cui produciamo energia al modo in cui la consumiamo, il Presidente ha confermato la sua volontà di continuare la strada intrapresa ormai da sei anni per combattere il cambiamento climatico, per al sicurezza nazionale e le generazioni future. Ci sembra un discorso importante per capire in quale direzione si muoverà la politica energetica, l’economia e la tecnologia degli Stati Uniti nel futuro prossimo. E questo influenzerà sicuramente anche le nostre economie, qui in Europa. Per questo riportiamo qui sotto la traduzione  (più o meno fedele) di quanto detto dal Presidente sulla sua politica energetica (nel video).

“… stiamo diventando sempre meno dipendenti dal petrolio. Oggi l’America è il numero 1 nella produzione di energia eolica; ogni tre settimane immettiamo in rete tanta energia solare quanta ne abbiamo immessa in tutto il 2008; e grazie a bassi prezzi del gas e migliori standard di efficienza, la famiglia media americana quest’anno potrebbe risparmiare circa 750$ sulla bolletta.

Nessuna sfida costituisce una maggior minaccia per le future generazioni che il cambiamento climatico. Il 2014 è stato per il Pianeta l’anno più caldo mai registrato. (…)

Io non sono uno scienziato ma, sapete, conosco molti ottimi scienziati – alla NASA, al NOA, nelle Università e i migliori scienziati ci dicono che le nostre attività stanno cambiando il clima. E che se non agiamo di conseguenza continueremo a veder salire gli oceani, ad assistere a terribili siccità e catastrofi ambientali e conseguenti ondate migratorie, conflitti, fame.

Il cambiamento climatico è un rischio immediato per la sicurezza nazionale (…) Per questo negli ultimi 6 anni abbiamo fatto più di quanto sia mai stato fatto per combattere il cambiamento climatico, partendo dal modo in cui produciamo energia al modo in cui la consumiamo. Per questo abbiamo realizzato più piani di ogni altra amministrazione per salvare la nostra aria e la nostra acqua. E per questo non ridurrò gli sforzi per cambiare ciò che può essere una minaccia per la salute dei nostri figli. Sono determinato a rendere sicuro che la leadership americana influenzi le nostre azioni. (…)

In Pechino abbiamo fatto un annuncio storico: gli Stati Uniti si sono impegnati a raddoppiare la velocità di riduzione delle proprie emissioni di carbonio e la Cina per la prima volta si è impegnata a limitare le proprie emissioni. E poiché si sono accordate le due economie più grosse al mondo, si attiveranno anche le altre nazioni e spero che quest’anno finalmente il mondo troverà un accordo per proteggere questo unico pianeta che abbiamo”.