OBIETTIVO 2020 o OBIETTIVO TERRA?

Inizia un nuovo anno e ne finisce uno vecchio: tempo di bilanci e uno dei bilanci che ci è venuto in mente di fare ci è stato ispirato da una recente pubblicazione da parte del Ministero per lo Sviluppo Economico dei dati sul consumo lordo di energia primaria da parte dell’Astronave Italia.

Secondo questi dati (Figura 1, cliccare per ingrandire) l’Italia è ancora di gran lunga dipendente dalle fonti fossili per i suoi fabbisogni energetici e, anche se negli ultimi anni si è vista una diminuzione nelle importazioni (dovuta anche all’aumento del contributo rinnovabile, ai minori consumi e alla maggiore efficienza energetica) la Nazione copre circa l’80% del suo fabbisogno primario lordo con fonti fossili (petrolio, gas, carbone).

Figura 1 Consumo interno lordo di energia primaria, Italia 2013

 

Ma guardiamo la cosa da un altro punto di vista: il pacchetto clima-energia al 2020 dell’Europa (Pacchetto 20-20-20), che pone degli obiettivi da raggiungere in quanto a riduzione emissioni di CO2, aumento quota rinnovabili e riduzione consumi energetici, ci vede campioni, con obiettivi per l’Italia ormai a portata di mano. Secondo il rapporto Dossier Clima 2014 della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, gli attuali livelli di emissione di gas serra sono già inferiori a quelli previsti per l’Italia dal target europeo; le rinnovabili superano agevolmente la soglia del target del 17% dei consumi finali lordi; i consumi primari di energia nel 2013 sono allineati a quelli previsti per il 2020. 
Quindi? Possiamo dormire sugli allori?

Mah! A giudicare dai dati metereologici e climatici non si direbbe: l’Italia è duramente colpita dal cambiamento climatico, la temperatura media globale non accenna a diminuire, le temperature medie annuali negli ultimi decenni sono aumentate più della media mondiale, il Mar Mediterraneo si scalda al ritmo di 0,6°C per decade, dal 1850 a oggi i ghiacciai alpini sono diminuiti del 55% e molti ghiacciai minori sono destinati a scomparire già entro il 2050. I progressi fatti non sembrano essere sufficienti L’Italia deve fare di più. Ma soprattutto: l’Italia può fare di più

I risultati raggiunti prima per il protocollo di Kyoto e ora per il pacchetto 20-20-20 dimostrano che il Paese possiede gli strumenti, le tecnologie e il talento per affrontare la crisi climatica e le altre molteplici crisi che segnano il nostro Paese. „Quello che forse manca – afferma il Dossier – è la consapevolezza che alzare i livelli di ambizione delle politiche ambientali possa essere una leva preziosa attraverso cui promuovere la transizione verso la green economy: una economia e una società più prospere e più rispettose dell’ambiente“.

 

I dati sui consumi eneregtici italiani 2014 del Ministero dello Sviluppo Economico

Il Dossier Clima 2014 di Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile

Il Pacchetto europeo 20-20-20