L’Unione europea si attende che la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (1‑12 dicembre, Lima, Perù) prepari il terreno per l’adozione l’anno prossimo a Parigi di un nuovo accordo mondiale giuridicamente vincolante sul clima. L’UE confida nel fatto che il nuovo accordo contribuirà in misura significativa a consolidare e ampliare gli sforzi intrapresi collettivamente a livello internazionale per affrontare i cambiamenti climatici. L’obiettivo di ridurre del 40% i gas a effetto serra concordato dai leader dell’UE nel mese di ottobre e il successivo annuncio dei loro futuri obiettivi da parte di Stati Uniti e Cina indicano con chiarezza una volontà di agire condivisa a livello mondiale. L’UE sarà rappresentata a Lima da Gian Luca Galletti, ministro dell’Ambiente dell’Italia (attualmente in carica della presidenza del Consiglio dell’UE) e da Miguel Arias Cañete, Commissario per l’Azione per il clima e l’Energia. Il ministro Galletti ha dichiarato: “Dobbiamo sfruttare la crescente spinta verso un accordo mondiale sul clima. Per consentire un processo valutativo trasparente tutti i paesi dovranno presentare le loro proposte quanto prima possibile nel corso del 2015. È importante assicurare che i contributi corrispondano agli sviluppi scientifici e restare sulla strada giusta per mantenere il riscaldamento globale al di sotto dei 2 °C.” Per il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker la costruzione di un’Unione dell’energia resiliente con politiche lungimiranti in materia di cambiamenti climatici rappresenta una delle dieci priorità dell’attuale Commissione. Maroš Šefčovič, Vicepresidente per l’Unione dell’energia, ha dichiarato: “Lima ci invia un messaggio di speranza. Ci dimostra che non è troppo tardi per garantirci la possibilità di restare nel limite dei 2 °C concordato a livello internazionale. Il nuovo pacchetto ‘Energia e clima’ per il 2030 riconferma la nostra fiducia in un’economia più efficiente sotto il profilo energetico e a basse emissioni di carbonio, che costituisce un elemento centrale dell’Unione dell’energia. Intensificando le nostre politiche a livello interno e la cooperazione internazionale, possiamo farcela: tutto dipende dalla volontà politica.” Miguel Arias Cañete, Commissario europeo per l’Azione per il clima e l’Energia, ha aggiunto: “Lima è una tappa fondamentale nel percorso verso Parigi, dove ci attende un’opportunità storica per rispondere alla più grande sfida che il nostro pianeta si trova oggi ad affrontare. L’accordo finale che concluderemo a Parigi deve riflettere le attuali realtà economiche. Ciò vuol dire che ciascuna delle maggiori economie mondiali deve fare la sua parte. L’UE è stata la prima ad agire, annunciando i suoi obiettivi di riduzione. La Cina e gli USA hanno risposto con celerità. Ora ci aspettiamo che anche gli altri grandi paesi produttori di emissioni si mettano al nostro fianco. I tempi stringono: è ora di agire.”
L’accordo del 2015
Ambizioso: L’UE invita tutte le parti a presentare entro la fine di marzo 2015 le loro proposte per obiettivi di mitigazione ambiziosi. Ciò è in linea con il calendario concordato e permetterà di procedere all’analisi e alla valutazione del grado di ambizione degli sforzi singoli e aggregati prima della riunione di Parigi, consentendo alla comunità internazionale di individuare quali azioni e sforzi saranno necessari per rimanere sulla strada giusta e mantenere l’aumento globale della temperatura al di sotto dei 2 °C.
Trasparente: I metodi convenuti per monitorare i progressi compiuti rispetto agli impegni di riduzione delle emissioni assunti a Parigi permetteranno alle parti di misurare il livello di avanzamento collettivo. Ciò consentirà inoltre di monitorare in modo comparabile l’efficacia e l’adeguatezza delle politiche nazionali.
Duraturo: Il nuovo accordo sul clima va costruito per durare a lungo. L’UE ritiene che l’accordo del 2015 debba contenere strumenti per rafforzare a cadenza regolare gli impegni di riduzione delle emissioni. Ciò consentirebbe alle parti di stare al passo delle più recenti scoperte scientifiche, garantendo addirittura di poter aumentare il livello di ambizione degli obiettivi alla luce dei nuovi sviluppi tecnologici. Lo scopo è garantire che l’accordo situi il pianeta su un percorso a lungo termine coerente con l’obiettivo di mantenersi al di sotto dei 2 °C.
Equilibrato: Anche se al centro dei negoziati internazionali sul clima del 2015 si trova la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, l’UE riconosce che il finanziamento delle azioni in materia di clima e adattamento è una componente essenziale per raggiungere un accordo equilibrato.
Quali sono le conclusioni che l’UE si aspetta da Lima?
La conferenza sul clima di Lima rappresenta una tappa fondamentale verso il raggiungimento di un risultato positivo a Parigi. Lima deve assicurare:
- che gli elementi fondamentali dell’accordo del 2015 siano concordati quali base di partenza per ulteriori negoziati nel 2015;
- che si raggiunga una decisione tale da consentire che le proposte che contribuiscono alla riduzione dei gas a effetto serra presentate dai diversi paesi nei mesi successivi siano trasparenti, quantificabili e comparabili;
- che prima della conferenza di Parigi del 2015 possano essere prese in considerazione ed esaminate, a livello internazionale, l’ambizione e l’adeguatezza dei contributi, singoli e aggregati, a fronte dell’obiettivo di mantenersi al di sotto dei 2 °C;
- che da oggi al 2020 si continui a lavorare per obiettivi sempre più ambiziosi in materia di mitigazione.
Il finanziamento della lotta ai cambiamenti climatici nel 2014
In quanto maggiori erogatori mondiali di aiuto pubblico allo sviluppo, a Lima l’UE e gli Stati membri riferiranno in merito al finanziamento continuo dei paesi in via di sviluppo per la lotta ai cambiamenti climatici. Nel solo 2013, l’UE e gli Stati membri hanno collettivamente erogato 9,5 miliardi di euro per aiutare i paesi in via di sviluppo ad affrontare i cambiamenti climatici. L’UE mantiene il suo impegno ad assistere i paesi più vulnerabili ai cambiamenti climatici e quelli che hanno meno mezzi per reagire.
PER TENERSI INFORMATI
La delegazione dell’Unione europea terrà regolarmente conferenze stampa accessibili in diretta via streaming e a richiesta su www.unfccc.int.
Gli orari delle conferenze stampa saranno riportati QUI
Pagina della DG Azione per il clima dedicata alla conferenza di Lima QUI
LIMA climate change conference 2014: QUI