Si tiene in questi giorni a Parigi il 26esimo incontro delle Parti del Protocollo di Montreal (MoP26). La politica climatica è all’apice dell’agenda delle discussioni che hanno luogo proprio pochi giorni dopo l’accordo storico tra USA e Cina sul clima e poco prima dell’incontro sul clima dell’ONU a Lima.
Tra i temi in discussione vi è un possibile accordo mondiale per l’eliminazione degli HFC. Molte le iniziative citate a questo proposito tra cui anche un nuovo documento dell’Unione Europea. In tale documento, redatto in data 6 novembre, si afferma che „ L’UE supporta pienamente una rettifica del protocollo di Montreal per raggiungere una riduzione globale del consumo e della produzione di HFC. I paesi „non article 5“ (in via di sviluppo), in quanto maggiori consumatori di HFC, devono prendere parte a questo sforzo”. Nel documento l’Unione afferma la necessità di tabelle di marcia differenti per i paesi in via di sviluppo e quelli industrializzati, ma propone anche per i primi una data per il congelamento di produzione e consumi (il 2019) e quindi un piano di riduzione a lungo termine. Questo approccio limiterebbe il periodo in cui gli HFC sostituirebbero gli HCFC in modo da limitare il danno dei primi al clima e passare più velocemente soluzioni alternative.
Il documento presentato a Parigi dall’Unione Europea