Da 800mila anni mai i gas serra così alti. Le Nazioni Unite: “Salviamo la Terra, l’unica che abbiamo”

Unificare la formazione dei tecnici del freddo nei paesi emergenti per applicare le procedure di limitazione delle emissioni di gas serra: questa una delle misure delle Nazioni Unite contro il cambiamento climatico.

Bildschirmfoto 2014-11-06 um 17.42.50La tematica sempre più d’attualità dei gas nocivi ad effetto serra richiede dei correttivi rapidi. Uno studio emerso nelle scorse settimane testimonia come il livello di gas effetto serra sia il più alto da 800mila anni, esclusivamente per attività antropica. Alcune associazioni di settore tra cui AREA, ASHRAE, EPEE e AHRI sono in prima linea per la lotta all’effetto serra e quest’ultima, in rappresentanza delle associazioni mondiali, è stata a colloquio con il presidente Barack Obama, alla Casa Bianca il 16 settembre. Il Presidente è apparso giustamente preoccupato perché una situazione simile non permette sconti; il rischio è l’irreversibilità dei cambiamenti climatici che porterà, nel giro di due o tre anni, ad un incremento della temperatura terrestre di 2°C.

Dopo il colloquio alla Casa Bianca le principali associazioni mondiali AREA (Tecnici Europei), AHRI (Produttori Statunitensi), ASHRAE (Progettisti Statunitensi) EPEE (Produttori Europei) si sono date appuntamento a Dubai insieme alle Nazioni Unite per fare il punto della situazione e tracciare conclusioni e linee guida per la formazione dei tecnici nei paesi in via di sviluppo, formazione in cui è coinvolto anche l’italiano Centro Studi Galileo. Dubai è luogo simbolo in quanto sono proprio i paesi caldi (Arabia, Africa, Asia e Sud Europa) ad avere maggiore necessità di refrigerazione/condizionamento dell’aria e di conseguenza una maggiore dipendenza da questi gas refrigeranti che sono estremamente nocivi per il surriscaldamento del pianeta, i cambiamenti climatici e in particolare per l’attuale problema dello strato d’ozono.

La conclusione del convegno ha fatto emergere unanimemente l’esigenza del già citato cambio di rotta nell’uso dei refrigeranti ad alto potenziale di surriscaldamento terrestre. Il settore della refrigerazione, condizionamento e pompe di calore  sposa il cambiamento, in primis nelle produzioni,  puntando sulle competenze e sulla  formazione mondiale univoca dei tecnici, sulla linea del Patentino Europeo Frigoristi. La transizione ai nuovi gas refrigeranti sarà certamente impegnativa; formazione e informazione saranno elemento fondamentale per tecnici e aziende per un cambiamento veloce ma con competenze necessarie per il massimo confort, sicurezze e affidabilità degli impianti sia per il cliente finale sia per l’operatore installatore e produttore.

Per maggiori informazioni www.centrogalileo.it