Europa: È ora di agire

Miguel Arias Cañete, Commissario per il Clima e l'Energia nella Commissione Europea Junker (2014-2019)
Miguel Arias Cañete, Commissario per il Clima e l’Energia nella Commissione Europea Junker (2014-2019)

In un comunicato stampa la Commissione europea afferma di prendere atto delle robuste prove scientifiche sul cambiamento climatico redatte dal Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC) nel suo Quinto Rapporto di Valutazione, pubblicato in questi giorni. Questo rapporto mette insieme la letteratura scientifica sul cambiamento climatico pubblicata sin dal suo ultimo rapporto, nel 2007 e lascia i Politici senza ombra di dubbio: il momento di agire è ora.

Una delle priorità fondamentali della Commissione Juncker – insediata da pochi giorni – è quello di riformare e riorganizzare la politica energetica europea in un modo resiliente per l’Unione europea con una lungimirante politica sui cambiamenti climatici, come definito negli orientamenti politici del Presidente Juncker per la nuova Commissione europea. Il vicepresidente della Commissione Maroš Šefčovič ha dichiarato: “L’evidenza scientifica del rapporto IPCC sottolinea più che mai la necessità per l’UE di costruire un’Unione Energetica con una lungimirante politica di cambiamento climatico”. Commentando la relazione, l’Azione per il clima dell’Unione europea e il Commissario per l’energia Miguel Arias Cañete hanno dichiarato: “La scienza ha ancora una volta reso chiari i fatti; ora tocca a noi come politici. Ecco perché in Europa abbiamo fatto il nostro dovere con l’adozione di ambiziosi 2030 obiettivi. I negoziati sul clima del mese prossimo a Lima devono vedere tutti i Paesi farsi strada comune verso un nuovo accordo globale a Parigi. La scienza parla chiaro. Il momento di agire è ora”. In risposta a questa forte richiesta di azione dell’Unione europea ha adottato il mese scorso il 2030 obiettivi climatici ed energetici che ricordiamo sono: riduzione delle emissioni di gas a effetto serra domestica UE di almeno il 40% al di sotto del livello del 1990; aumentare la quota di energie rinnovabili ad almeno il 27% del consumo energetico dell’UE; aumentare l’efficienza energetica di almeno il 27%.