Un tesoro sotto i nostri piedi

Glashausgrafik-Waermepumpe-GrundwasserE’ fresco di stampa il rapporto „Geothermal tecnology Roadmap“ a cura della European Technology Platform on Renewable Heating & Cooling (RHC-Platform). In esso si descrivono le misure da affrontare per sviluppare al meglio le grosse potenzialità non ancora sfruttate della geotermia in Europa. La sorpresa è che è proprio la geotermia a bassa entalpia ad avere le maggiori potenzialità di sviluppo. Si tratta di una tecnologia che sfrutta il calore immagazzinato nel suolo meno profondo, in genere dopo i primi 10-12 metri, dove la temperatura non è più sensibile ai cambiamenti climatici ed aumenta di circa 3°C ogni 100 metri di profondità.  Di norma i liquidi a bassa entalpia sono a temperatura inferiore ai 90°C e, secondo Ruggero Bertani – segretario dell’Unione Geotermica Italiana UGI – “di questa forma di energia ne abbiamo una quantità inesauribile sotto il suolo italiano, spesso anche facilmente accessibile, senza dover cioè richieder pozzi troppo profondi o locazioni geologiche particolari”. Un esempio tipico di applicazione della geotermia a bassa entalpia è quello delle pompe di calore per il raffrescamento e riscaldamento residenziale. Proprio a proposito delle pompe di calore per il residenziale, di potenze tra i 10 e i 500kW termici, il rapporto indica che le loro prestazioni sono aumentate notevolmente a partire dalle prime installazioni negli anni Settanta. I primi di tali impianti sono stati realizzati in Svezia, Germania e Svizzera e in questi paesi la loro efficienza (misurata in Seasonal Performance Factor) è passata da meno di 3 negli anni Ottanta a più di 4 oggi e, continuando gli sviluppi in questa direzione, si potrebbe arrivare a valori di 5 nel 2020. Infine: nell’ultimo decennio i costi per una pompa di calore per una casa unifamiliare standard sono costantemente diminuiti. Uno studio dell’Associazione svizzera per le pompe di calore indica che tra il 1992 e il 2004 tali costi sono diminuiti del 12%, a cui si deve aggiungere il minor consumo energetico dovuto ad una sempre migliore efficienza energetica.

Ad oggi il potenziale termico a bassa entalpia installato in Europa ammonta a 15 GW termici, concentrati soprattutto nel residenziale. Manca consapevolezza delle potenzialità di questa tecnologia nel terziario e nella piccola industria ma si calcola che il potenziale termico installato al 2020 potrebbe raggiungere i 40GWth contribuendo dunque alla decarbonizazzione del sistema energetico europeo e alla maggiore indipendenza dell’europa. Non dimentichiamo, infatti, che nella UE – dati 2012 – il 43% del consumo di energia primaria è destinato alla produzione di energia termica.