Un rapporto pubblicato dall’Istituto di Ingegneria Meccanica, in Inghilterra, afferma che la refrigerazione nei paesi in via di sviluppo potrebbe eliminare un quarto dello spreco di cibo. Esso mostra che quasi il 50% di frutta e verdura raccolti nell’Africa sub-sahariana e India sono persi per questione di scarsa conservazione. La nazione africana della Tanzania perde il 25% di tutto il latte prodotto nella stagione delle piogge, mentre il 97 per cento delle carni vendute nel paese non viene adeguatamente refrigerato. Nell’Africa sub-sahariana il 70% delle persone non ha nemmeno accesso all’elettricità della rete.
La relazione sollecita un’azione immediata per favorire la diffusione delle catene di fornitura fredde e sostenibili, al fine di prevenire perdite di cibo inutili e migliorare la situazione alimentare globale. Dr Tim Fox, Responsabile Energia e Ambiente presso l’Istituto ha affermato: “La fame, così come le malattie da cibo di scarsa qualità, continuano ad essere un problema significativo in molte parti del mondo e questo è potenzialmente destinato a peggiorare man mano che la popolazione mondiale aumenta. I governi e le agenzie umanitarie finanziano semplicemente la produzione di sempre di più cibo che poi però non può essere conservato e deperisce. È un cattivo uso del denaro, spesso dei contribuenti o di donazioni, e non fornisce una soluzione sostenibile al problema della povertà globale”.
Le raccomandazioni dell’Istituto dunque contenute in questo nuovo rapporto sono:
- I governi delle economie emergenti e in rapida industrializzazione devono privilegiare e sostenere gli investimenti in infrastrutture della catena del freddo per migliorare la sicurezza alimentare, sostenere lo sviluppo e contribuire ad alleviare la povertà;
- I Governi dei paesi donatori e le ONG devono sostenere e incentivare i beneficiari degli aiuti per sviluppare catene del freddo sostenibili che utilizzano energie rinnovabili;
- La comunità degli ingegneri dovrebbe riunirsi per definire nel dettaglio le potenziali opportunità di un’economia del freddo basata sulla refrigerazione solare.
La refrigerazione nel mondo in via di sviluppo è finalmente diventata un tema caldo… e concedeteci l’ossimoro!
Lo studio può essere consultato QUI