GIORNATA STORICA PER LA CERTIFICAZIONE DEI TECNICI DEL FREDDO IN AFRICA

Un momento della formazione dei tecnici in Ruanda
Un momento della formazione dei tecnici in Ruanda

Il 13 Giugno 2014 è un D-day per il settore della refrigerazione e aria condizionata in Africa.

AREA,  associazione europea di refrigerazione per tecnici, e Centro Studi Galileo, l’ente di formazione riconosciuto a livello internazionale leader nei settori del freddo e condizionamento, hanno certificato 11 tecnici secondo lo schema di certificazione europeo per utilizzare i gas refrigeranti Patentino Italiano Frigoristi PIF, con ente di certificazione Bureau Veritas. I tecnici provengono da 28 paesi dell’Africa, garantendo così la massima diffusione di quello che hanno appreso riguardo al sistema di certificazione che dal 2008 è attivo in Europa. In Europa ogni tecnico che  utilizza gas refrigeranti fluorurati, gas presenti all’interno dei sistemi di refrigerazione e condizionamento, deve aver superato questa valutazione e essere in possesso di un certificato che si identifica con un badge personale. Il badge è uno strumento utile sia per il cliente che può verificare se il suo tecnico è competente nel suo lavoro sia per le autorità che sono così in grado di sapere quante e quali persone possono acquistare e detenere i gas. Nella sessione di un giorno tenutasi a Kigali, Ruanda, 14 tecnici hanno partecipato alla prova teorica per la quale sono richiesti i requisiti minimi di base della competenza circa la termodinamica, l’unità di misura, i componenti, i protocolli internazionali sul clima, nozioni generali sul cambiamento climatico. Questa parte della prova è normalmente la più difficile poiché i tecnici hanno una maggiore esperienza pratica, rispetto alla teorica.  I tecnici, scelti tra i più qualificati del continente, hanno dimostrato un elevato livello di conoscenza per prevenire le emissioni di refrigeranti. Essi  operano in Nazioni che sono in procinto di eliminare i refrigeranti  R22, ponendo anche grande attenzione al recupero di questi refrigeranti pericolosi per il buco dell’ozono.

La sessione pratica si è tenuta nella Scuola Politecnica Cattolica di Kigali in cui un laboratorio è completamente dedicato al condizionamento e alla refrigerazione. L’attrezzatura era di alto livello con diverse scelte di macchine di recupero, rilevatore di perdite cercafughe, pompa del vuoto, strumenti vari utili per il frigorista. Il materiale è stato messo a disposizione dal Programma per l’Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP) attraverso diversi progetti per i paesi in via di sviluppo. Alla fine del workshop di 3 giorni (a cui ha partecipato anche con un’introduzione il Ministro dell’Ambiente e dell’Energia del Ruanda) i candidati, tecnici esperti provenienti da tutta l’Africa, hanno espresso la volontà di far adottare ai rispettivi Paesi il sistema di certificazione europeo adattandolo alle proprie esigenze nazionali. Viene condiviso infatti il pensiero che la formazione senza certificazione può perdere la sua efficacia. AREA ha dato e darà tutto l’aiuto necessario per ottenere una uniforme e adeguata attuazione in linea con i principi dell’Unione Europea.