Piani d’azione per i principali settori industriali: Rafforzare le fondamenta industriali europee

Nel corso degli ultimi quattro anni, il Vice Presidente della Commissione europea Antonio Tajani ha lanciato diversi piani d’azione per aiutare i settori industriali chiave a superare le difficoltà legate alla sovraccapacità, agli elevati costi di produzione e alle distorsioni commerciali. L’obiettivo è quello di rimodellare, sostenere e rafforzare la base industriale dell’UE.

Sin dall’inizio del suo incarico nel 2010, il Vice Presidente della Commissione europea Antonio Tajani ha avviato e incrementato dei piani d’azione tra vari settori industriali. Ciò ha permesso di spianare la strada affinché la quota del PIL prodotta dall’industria raggiunga il 20% entro il 2020 – uno degli ambiziosi obiettivi delineati dalla strategia per la crescita Europa 2020. “Quando si tratta di garantire la solidità della base industriale dell’Europa, abbiamo bisogno di un forte impegno a livello europeo e nazionale per garantire la coerenza e la prioritizzazione di tutti gli strumenti a nostra disposizione“, spiega il Vice Presidente Tajani. “I nostri piani d’azione toccano molti settori, visto che sono sempre più interconnessi e hanno un grande impatto sul successo industriale“. Ecco una panoramica di alcune delle misure prese per sostenere i settori industriali di base dell’UE e stimolare una nuova rivoluzione industriale.

Costruzione: aumentare la crescita a basso tenore di carbonio

Il piano d’azione Costruzioni 2020 è stato introdotto nel 2012 per migliorare l’accesso ai finanziamenti per il settore europeo delle costruzioni, promuovere le opportunità disponibili per le ristrutturazioni con un uso efficiente d’energia e di risorse e abbattere gli ostacoli commerciali sul mercato unico. La Commissione sta inoltre lavorando per creare una solida base per l’industria delle costruzioni attraverso lo sviluppo di strumenti finanziari per gli Stati membri che utilizzino i Fondi strutturali e di investimento europei. La direttiva sull’efficienza energetica, che è attualmente in fase di revisione, mobiliterà ulteriori risorse finanziarie. Ciò è particolarmente importante per gli edifici a basso consumo energetico, i quali, pur apportando vantaggi economici e ambientali, hanno ancora una limitata diffusione sul mercato.

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