CINA: climatizzazione sostenibile

Bildschirmfoto 2014-05-08 um 09.49.25 Le applicazioni globali di aria condizionata sono in impennata. Molte delle economie in più rapida crescita si trovano nelle parti più calde del mondo e la necessità di raffrescare è diventata una priorità per le persone in molti paesi. In India, per esempio, le vendite di condizionatori d’aria sono in crescita del 20%/anno. Si puo’ supporre che l’andamento continui in questa direzione, visti anche gli ultimi rapporti sul clima (IPCC) che indicano un probabile aumento nel numero, frequenza e intensità delle giornate calde e ondate di calore e visto l’avvertimento della Banca Mondiale di un aumento della temperatura globale di quattro gradi Celsius entro la fine del secolo.

In questo contesto un progetto dimostrativo UNIDO che ha contribuito a convertire una linea di produzione di climatizzatori residenziali di ozono in una tecnologia piu’ sostenibile per il clima ha chiara rilevanza e importanza. La conversione della linea di produzione ha avuto luogo presso Midea , una società cinese di produzione che ha uno dei più grandi di produzione climatizzatore set-up in Cina.

I principali prodotti di Midea includono condizionatori residenziali aria, frigoriferi, lavatrici e compressori. La linea di produzione di aria condizionata convertito da UNIDO ha una capacità produttiva di 200.000 unità all’anno. In precedenza i condizionatori d’aria di Midea utilizzavano come refrigerante l’HCFC -22, una sostanza dannosa per l’ozono e gas a effetto serra. La linea di produzione è stata convertita da HCFC – 22 a propano ( R – 290 ), un idrocarburo che non riduce lo strato di ozono e ha un basso potenziale di riscaldamento globale . Inoltre, il nuovo sistema ottimizzato a Midea ha migliorato l’efficienza energetica del 10-15%, contribuiendo indirettamente alla mitigazione dei cambiamenti climatici . Il progetto, finanziato dal Fondo multilaterale per l’attuazione del Protocollo di Montreal, contribuisce all’impegno della Cina nel congelare il consumo di HCFC entro il 1° gennaio 2013, in linea con gli obblighi del paese nell’ambito del protocollo di Montreal. Inoltre, questo progetto potrebbe avere un impatto importante sull’intero mercato cinese dal momento che è stata dimostrata la fattibilitá di questa tecnologia alternativa all’HCFC -22 e può ora essere adottata da altri produttori di refrigerazione e di condizionamento d’aria. Il progetto ha anche un notevole valore dimostrativo per la produzione sicura, installazione e manutenzione di prodotti con refrigeranti infiammabili. Nei paesi dell’Asia occidentale l’eliminazione graduale degli HCFC è diventata una sfida. Pertanto UNIDO, in cooperazione con il Programma Ambientale delle Nazioni Unite ( UNEP ), ha sviluppato un progetto per i paesi della regione che mira a far luce sulle potenziali tecnologie sostenibili per i paesi con temperature ambiente elevate.