Energia in Europa: cosa si consuma?

consumo energia in europa - Dallo spazio I costi di importazione dell’energia europea – ovvero circa 1 miliardi di € al giorno – costituiscono circa 1/5 della spesa totale europea per le importazioni. Questi costi sono in aumento ormai dagli anni Novanta.

Cosa importiamo?

  • 88% del petrolio che consumiamo
  • 66% del gas naturale
  • 42% di combustibili solidi
  • Meno del 4% di rinnovabili
  • 95% dell’uranio

La nostra dipendenza da rinnovabili è alquanto irrisoria ed è concentrata soprattutto sulle biomasse.

L’UE è altamente dipendete dalle importazioni di Uranio ma a differenza del fossile vi è, se non altro, una certa varietà di fornitori esteri: Australia e Canada sono partner di lunga data.

Secondo i dati 2013, i principali fornitori di petrolio sono la Russia da cui arriva 1/3  del petrolio importato, la Norvegia da cui ne arriva l’11% e l’Arabia Saudita da cui ne arriva  l’8%. Nel 2013 l’UE ha speso circa 300 miliardi per l’importazione di petrolio.

Per qunato riguarda il gas, circa il 39% arriva dalla Russia, il 34% dalla Norvegia, il 14% dall’Algeria. In totale gli Stati Membri hanno pagato circa 85 miliardi a paesi extra europei nel 2013 per importare gas.

La Comunità è il secondo importatore mondiale di petrolio dopo gli USA. La maggior parte di esso è utilizzato per il trasporto.

Il 23% della nostra energia deriva dal gas che è principalmente usato per riscaldamento e produrre elettricità. Circa il 18% dell’elettricità europea proviene dal gas.

Il 17% della nostra energia deriva dal carbone, lignite e torba. L’UE e’ il terzo consumatore di carbone al mondo dopo Cina e Nord America. Questi combustibili soldi sono usati soprattutto per produrre elettricità’ e nelle centrali di teleriscaldamento.

Il 13% della nostra energia arriva dal nucleare. Esso fornisce il 27% dell’elettricita’ che usimao, con la maggior parte delle centrali in Francia, UK, Svezia e Germania, Belgio e Spagna… praticamente dovunque!

Infine il 14% della nostra energia deriva da fonte rinnovabile (misurata come parte del consumo finale). La meta’ circa arriva dall’idroelettrico, un quarto dal vento, il 19% dalle biomasse e l’8% dal solare. IL 24% dell’elettricità è prodotta da fonti rinnovabili.