La Commissione europea sta conducendo uno studio approfondito sulla sicurezza energetica dell’Europa e presenterà’ un piano per ridurne la dipendenza economica prima della riunione del Consiglio dei Ministri del 26-27 giugno. Questo piano dovrà comprendere anche strategie per trasformare la situazione attuale in un’opportunità e ripensare la situazione europea in termini di approvvigionamento energetico.
Oggi l’Europa importa il 53% dell’energia primaria che consuma. La dipendenza energetica si riferisce al petrolio (circa il 90%), al gas naturale (il 66%) e in minor misura a combustibili solidi (42%) cosi come anche al nucleare (40%). Il valore delle importazioni ammonta a più di 1 miliardo di € al giorno. Nel 2013 sono stati importati dalla Russia il 42% del gas naturale e il 33% del petrolio importato.
La percentuale di rinnovabili sale di continuo e nel 2012 ha raggiunto il 14,1% del consumo finale. Oggi più del 50% dell’elettricità viene prodotta senza emisisoni di CO2 (rinnovabili e nucleare insieme). Guardando al futuro raggiungere gli obiettivi al 2020 del 20% di efficienza energetica significherebbe un risparmio di 371 MTeq di petrolio.