ANIMA ha avanzato al Ministero dello Sviluppo economico le proposte, in particolare sui temi energetici, per il semestre di Presidenza italiana all’UE. Le Green Technologies italiane, rappresentate da ANIMA, contano su 8 miliardi di fatturato, per il 64% da export, e coinvolgono direttamente e indirettamente oltre 100mila addetti.
Sono 4 le richieste di ANIMA:
1. misure finanziarie stabili al 2030 allargando all’UE l’esperienza positiva del bonus 65% per le tecnologie ad alta efficienza energetica e l’utilizzo delle Rinnovabili Termiche
2. focus riqualificazione energetica edifici a partire da quelli della Pubblica Amministrazione dando concreto seguito alla Direttiva Europea sull’Energy Efficiency
3. minor dipendenza energetica dall’estero attraverso energia da fonti rinnovabili termiche
4. forte implementazione di iniziative di controllo di mercato a livello nazionale per il rispetto dei requisiti di legge sulla conformità dei prodotti: dall’etichettatura energetica alle certificazioni fino alle normative di igiene per i materiali a contatto con acqua e alimenti come previsto dalle direttive EU che poi non vengono messe in pratica dai singoli Paesi membri.
Uno dei principali temi, di cui il semestre di Presidenza italiana all’UE si farà carico, sarà il trattato di libero scambio tra UE ed USA. Tale accordo potrebbe rappresentare un vero volano di opportunità per le aziende europee e in particolare per le tecnologie Green prodotte in Italia.
“La Green Technology, punto fermo del programma economico e di tutela dell’ambiente del Presidente Obama, è uno dei tanti fiori all’occhiello della nostra manifattura – afferma Sandro Bonomi, Presidente ANIMA – Dobbiamo essere certi che il Premier e la sua squadra di Governo abbiano ben chiaro quanto valore l’Italia è in grado di fornire in tutti i mercati, a partire da quello Statunitense, grazie alle sue tecnologie basate su efficienza Energetica e Rinnovabili termiche, vero motore di sviluppo energetico dell’edilizia moderna attenta alla tutela dell’ambiente e al contenimento dei costi energetici. Se poi riuscissimo a rivitalizzare anche il depresso mercato interno Europeo a partire da una maggior e miglior conoscenza delle nostre tecnologie che proponiamo agli USA, tutte le imprese nazionali ed europee potrebbero trarne grande beneficio. I dati Orgalime sulla produzione manifatturiera Meccanica, meccatronica ed elettrica in Europa stimano un 2014 in leggera ripresa (+ 2,1%) grazie al solo export. Il mercato ‘domestico’ europeo e’ oggi il piu’ importante ed evoluto per le nostre tecnologie e potenzialita’ manifatturiere. Diventa fondamentale far ripartire i consumi degli europei per avere di fronte a noi uno scenario più favorevole di quello che ci lasciamo alle spalle”.