In una riflessione sul nuovo regolamento sui gas fluorurati Christian Herten, direttore della Qualità, Salute, Sicurezza e Gestione ambientale presso GEA Refrigeration, afferma: „ Dopo mesi e mesi di discussioni il nuovo regolamento sui gas è stato finalmente definito ed entrerà in vigore dal 1 gennaio 2015. Suo obiettivo principale è l’eliminazione di refrigeranti con alto GWP e la riduzione delle emissioni di HFC di 1/5 entro il 2030. L’unione europea mette molte azioni in campo per raggiungere i suoi obiettivi di riduzione. I critici affermano che i gas fluorurati siano comunque solo per l’1,1% causa delle emissioni di gas serra. Perché’ mai dunque queste misure cosi restrittive? Il nuovo regolamento sui gas fluorurati dovrebbe – cosi dicono i calcoli – ridurre le emissioni di 70 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti. Questo è un contributo sostanziale alla protezione del clima, non fosse altro che per la lunga permanenza di tali gas in atmosfera. Inoltre non si devono dimenticare gli sviluppi del mercato: con l’aumento del benessere aumenta il numero dei condizionatori e dei refrigeratore in funzione e anche nell’industria aumenta il fabbisogno di freddo. A questo si aggiunge le che pompe di calore elettriche sostituiranno sempre piu il riscaldamento a combustibile fossile. Considerando che il contributo delle energie rinnovabili alla produzione di energia elettrica aumenterà ulteriormente, le pompe di calore sono un effettivo contributo per la protezione del clima e per la decarbonizzazione del panorama di approvvigionamento energetico. Aumento delle pompe di calore significa però aumento dell’utilizzo di refrigeranti. Se questo sviluppo di mercato avvenisse sulla base del mix di refrigerati attuale, nel 2050 i gas fluorurati sarebbero causa dell’8% circa delle emissioni di CO2, come ha proiettato uno studio dell’Ufficio federale tedesco per l’Ambiente (2010)...” ed ecco spiegato il perché della necessità di misure stringenti anche sui gas fluorurati.