Sui tavoli istituzionali il Position Paper AiCARR sullo schema di Decreto legislativo di attuazione della Direttiva 2012/27/UE

Bildschirmfoto 2014-05-05 um 09.25.13AiCARR – Associazione italiana Condizionamento dell’Aria, Riscaldamento, Refrigerazione – ha preparato un Position Paper dedicato allo schema di Decreto legislativo di attuazione della Direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica, approvato in Consiglio dei Ministri lo scorso 4 aprile e inviato al Senato. Il nuovo documento di AiCARR è già stato portato nei giorni scorsi dal Presidente Livio de Santoli in Parlamento, durante un incontro con le forze politiche, e verrà ufficialmente presentato il prossimo 6 maggio a un’audizione alla Commissione industria del Senato, dove verranno raccolti commenti e proposte di modifiche allo schema di Decreto.

Ricordiamo che la Direttiva 2012/27/UE richiede all’Italia un risparmio nazionale cumulato di energia finale da conseguire nel periodo compreso dal 1 gennaio 2014 al 31 dicembre 2020 pari a 25,58 Mtep. Il Decreto di recepimento italiano prevede un programma per rendere più efficiente il patrimonio edilizio pubblico, impone lo strumento della diagnosi energetica sia per le grandi aziende sia per quelle energivore, istituisce un fondo per l’efficienza energetica riallocando quanto già previsto per il Teleriscaldamento dal Dlgs 28/2011 e stabilisce che l’Autorità dell’Energia Elettrica e del Gas (AEEG) avrà il compito di intervenire sia sulle tariffe elettriche sia sul mercato elettrico.

A fronte di una serie di elementi positivi contenuti nello schema di Decreto legislativo, AiCARR, nel suo documento, ne sottolinea le criticità e suggerisce alcune modifiche. Fra i vari punti evidenziati, l’Associazione osserva la mancanza di una più decisa volontà politica nel definire obiettivi e strategie sull’efficienza energetica, anche in visione della presidenza italiana nel semestre europeo: il compito di elaborare una proposta è totalmente demandato all’ENEA. Si propone invece un decreto del MiSE, coordinato con le Regioni, che definisca gli obiettivi e le strategie di attuazione con il supporto tecnico di ENEA, stakeholders, Associazioni di categoria.

Si ricorda che AiCARR ha avanzato la proposta di un Testo Unico sull’Efficienza Energetica degli Edifici che potrebbe contenere anche tali strategie di attuazione. Per quanto concerne la predisposizione di un programma annuale di interventi di riqualificazione energetica degli edifici di proprietà della P.A. centrale, AiCARR rileva come non sia definita una regia complessiva delle attività relative e consiglia l’attivazione di una cabina di regia in capo alla Presidenza del Consiglio. L’Associazione segnala inoltre come nello schema di Decreto sia insufficiente e inefficace la modalità di coinvolgimento delle Regioni e occorra invece introdurre esplicitamente la disponibilità assegnata alle Regioni di programmare su base pluriennale attività di riqualificazione energetica e di fornire strumenti finanziari per effettuare investimenti privati (ad esempio ESCO, contatori intelligenti, ecc.).

AiCARR propone anche la modifica dell’art. 7c. 5 dello schema di Decreto, in quanto la definizione degli obiettivi nazionali di risparmio energetico, che devono essere perseguiti dalle imprese di distribuzione dell’energia elettrica e il gas, viene invece svolta dal MiSE e dal MATTM al fine dell’aggiornamento delle linee guida, di competenza dell’AEEG. L’Associazione consiglia anche la revisione complessiva del Conto Termico, per il quale il Decreto in esame prevede alcune modifiche puntuali, senza tener conto delle osservazioni emerse in questi mesi dagli operatori del settore. Entrando nel particolare, AiCARR ritiene che per conseguire una quota di risparmio energetico attraverso la diagnosi energetica occorrerà pubblicare bandi per il cofinanziamento regionale delle diagnosi, pubblicare norme tecniche per la certificazione degli auditor e avere a disposizione le somme per porre in essere gli interventi di risparmio energetico. La procedura deve essere snellita, al fine di attivare lo strumento della diagnosi entro il 2014. Infine, nello schema di Decreto viene equiparato il processo di diagnosi energetica alla procedura di certificazione energetica: secondo AiCARR questa associazione è fuorviante e dovrebbe essere eliminata, in quanto le due procedure hanno obiettivi, condizioni al contorno e competenze richieste molto differenti. La versione integrale del Position Paper è liberamente scaricabile dal sito AiCARR