Il parlamento europeo ratifica il divieto parziale sui gas fluorurati

STRASBURGO-PARLAMENTO-EUROPEOOggi, 12 marzo 2014, il Parlamento europeo ha adottato un accordo di compromesso raggiunto a dicembre per ridurre gradualmente l’uso del gruppo di gas serra degli idrofluorocarburi (HFC), o gas fluorurati (F – gas). I membri del Parlamento europeo hanno deciso con 644 a favore, 19 contro e 16 astensioni. Il voto è stato accolto con favore da diverse organizzazioni. Secondo la Environmental Investigation Agency ( EIA) e l’ European Environmental Bureau (EEB) questo è un significativo passo nella protezione del clima. „Di fronte alla dura opposizione e alla lobbying allarmista dell’industria chimica – si legge in un comunicato stampa di EIA – i negoziatori del Parlamento guidati dal deputato olandese Bas Eickhout sono stati in grado di garantire importanti miglioramenti, tenendo la linea su altre misure importanti che aiuteranno la transizione europea di alternative ecocompatibili“. Anche Eurocommerce si dichiara soddisfatta. In un comunicato stampa afferma: „Questo accordo farĂ  sì che l’impatto di idrofluorocarburi (HFC) sull’ambiente sia ridotto al minimo, mentre gli oneri finanziari sulle societĂ  di commercio, derivanti da investimenti pesanti, possono essere meglio pianificati e distribuiti su un certo numero di anni“. Il nuovo regolamento sui gas fluorurati nasce dalla revisione della versione legislativa del 2006. Con la nuova versione si pone un limite superiore alla quantitĂ  di HFC che possono essere immessi sul mercato europeo, riducendo gradualmente nel tempo l’ammontare al 21% entro 2030. Inoltre l’UE ha deciso di vietare l’uso degli HFC in nuove attrezzature in un certo numero di settori, in particolare nel settore della refrigerazione commerciale entro il 2022. Dal 2020 HFC con elevato potenziale di riscaldamento globale ( GWP uguale o superiore a 2.500) non saranno piĂą utilizzati per gli impianti di refrigerazione . Susanna Williams, Policy Officer Clima ed Energia presso l’ Ufficio europeo dell’Ambiente EBB, ha dichiarato : “PiĂą di 400 aziende europee, molte delle quali piccole imprese, producono alternative ecocompatibili che utilizzano refrigeranti naturali . Imprese innovative come queste potranno crescere e creare posti di lavoro se l’Europa dĂ  loro il segnale giusto per il mercatomercato”. La corretta attuazione del presente regolamento sarĂ  fondamentale se vogliamo evitare gli stessi problemi che affliggevano la sua precedente versione.