La cordata rappresentata dal manager e imprenditore Giorgio Visentini ha acquisito la maggioranza con un aumento di capitale di 5 milioni di euro. Piano di risanamento senza precedenti: accordo con fornitori e banche, pagamento integrale di tutto il debito e ripresa della normale attività. Salva l'occupazione. La spa friulana ha 4 società tra Italia, Germania, Turchia, Brasile L'obiettivo è il raddoppio di fatturato in 5 anni, partendo dagli attuali 30 milioni in Italia.

THERMOKEY CAMBIA AL VERTICE E SFIDA LA CRISI

THERMOKEYUn progetto completo e strutturato, che punta su una delle aziende più affermate del distretto della termoelettromeccanica per rilanciarne lo sviluppo. E’ quello firmato da una società finanziaria, rappresentata dall’imprenditore Giorgio Visentini, che ha investito 5 milioni di euro per ricapitalizzare direttamente ThermoKey Spa, diventandone così azionista di maggioranza e assumendone la gestione diretta. La storica azienda, leader nella progettazione e realizzazione di macchine per lo scambio termico, è stata fondata nel 1991 a Rivarotta di Teor (Udine) e nel 2013 ha attraversato la crisi più profonda della sua ventennale storia. A causa della stretta creditizia, scaturita dalle difficoltà finanziarie della società controllante, la ThermoKey sembrava destinata a languire nelle pieghe della crisi fino alla cessazione di ogni attività. La conferenza stampa di questa mattina 13 febbraio 2014, nella sede di Confindustria a Udine, alla presenza del vice presidente vicario Michele Bortolussi, padrone di casa, e a quella del vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello è servita per presentare ufficialmente il nuovo corso dell’azienda. Dopo i saluti di rito il nuovo amministratore delegato, l’imprenditore Giorgio Visentini ha voluto spiegare le ragioni che l’hanno portato a rilevare l’azienda e a investire nel manifatturiero made in FVG: “La Thermokey aveva 20 anni di storia ma languiva perchè strozzata finanziariamente. Siamo entrati con 5 milioni di euro di capitale sociale, abbiamo tenuto dipendenti e clienti e manteniamo gli impegni con i fornitori fino all’ultimo euro. In molti sono bravi a descrivere problemi, ma invece è importante trovare soluzioni. Ci sono ottimi esempi italiani di aziende competitive, che riescono ad eccellere, il cui valore aggiunto è avere un modello culturale allineato. Oggi vince chi ha il giusto modello culturale. Per questo abbiamo voluto credere nella nostra industria con la convinzione che sensibilizzando i nostri dipendenti e aumentando l’efficienza di ThermoKey potremo di nuovo essere padroni dei mercati”.

Il vicepresidente Bolzonello ha voluto mettere in risalto come quella di ThermoKey sia stata un’operazione industriale e non finanziaria, che ha visto imprenditori locali del territorio investire direttamente sul territorio. “Thermokey è una parentesi positiva tra le aziende in crisi, un’operazione che riassumerei in 4 punti: non è finanziaria ma industriale; è fatta da un imprenditore locale che torna a credere nel territorio FVG; ha interessato il livello occupazionale e di innovazione, mantenute di pari passo; è organizzata con il modello della filiera e non sul sul modello dei distretti, che invece non funziona più”.

Il risanamento. L’operazione di salvataggio, effettuata in tempi brevissimi dettati dalla gravità della situazione e fino ad ora un unicum nel panorama regionale, ha portato a un aumento di capitale di cinque milioni di euro e contestualmente alla definizione di un piano industriale. Il tutto grazie ad una rapida negoziazione con banche e fornitori. Grazie al nuovo accordo ThermoKey ha evitato lo stralcio degli impegni societari mantenendo al contempo l’occupazione. Un capolavoro di strategia e pragmatismo che fa leva sulla professionalità ed il know how dei dipendenti e sulle relazioni di valore con clienti e fornitori. Gli impegni con questi ultimi, in particolar modo, vengono rispettati fino all’ultimo euro.

Lo sviluppo.Progettiamo di conquistare una posizione leader in Europa nel settore: per farlo ci affidiamo ai vantaggi competitivi della nostra tecnologia, all’ affidabilità ed energia di una squadra ricompattata e pronta a remare nella stessa direzione, alla volontà di sfidare la competizione globale”. Con queste parole Giorgio Visentini, classe 1948, ingegnere con Master in Economia, manager e imprenditore con significative esperienze in Danieli Spa, Lima Spa, e dal 1999 al 2009 titolare della C*Blade Spa leader nel settore delle pale per turbina, ha presentato a inizio 2014 ai collaboratori – sono ben 160 i dipendenti in Italia – il suo progetto di sviluppo per ThermoKey Spa. Dopo aver portato a compimento il percorso in C*Blade –  passata da 4 a 28 milioni di fatturato in poco più di dieci anni – Giorgio Visentini, affiancato dal figlio Giuseppe, ingegnere specializzato in riorganizzazione dei processi aziendali, si è messo alla ricerca di una nuova sfida trovandola proprio in Thermokey Spa. “Le potenzialità ci sono: il nostro piano di sviluppo punta ad aumentare proporzionalmente il fatturato, fino ad arrivare a 60 milioni di euro in 5 anni. Partiamo con un 2013 a 30 milioni di euro. Possiamo contare, oltre che sulla casa madre, anche sulle consociate in Germania, Turchia e Brasile. Attualmente quasi il 50% del nostro giro d’affari è costituito dal mercato italiano, mentre il restante è europeo. L’obiettivo è di incrementare la quota export puntando ai paesi del nostro continente, in special modo il mercato tedesco, ma guardiamo anche all’Est Europa e al Sudamerica, dove i tassi di crescita sono ben diversi dai nostri”.

L’innovazione. Dal punto di vista strategico ThermoKey avvierà un importante investimento in ricerca e sviluppo focalizzando la propria offerta su produzioni esclusive che rappresentano dei punti chiave per una vasta clientela, consolidando e migliorando l’eccellente tecnologia messa a punto nel recente passato, unica in Italia: uno scambiatore di calore interamente in alluminio che consente risparmio energetico, durata superiore, e le potenze più alte nel mondo. Un prodotto in grado di soddisfare le richieste più esigenti nei mercati del condizionamento, refrigerazione di processo nell’industria alimentare, raffreddamento nei processi industriali. Per capire le potenzialità del mercato basti pensare che per ogni KW generato per climatizzare gli ambienti del vivere quotidiano vengono consumati 4 KW per la conservazione e trasporto degli alimenti e per l’industria. Un rapporto di 1 a 4 che tende a crescere all’aumentare delle aspettative dei paesi emergenti. Per dare visibilità a questo messaggio è già stata pianificata una presenza mirata ai più importanti appuntamenti di settore. I primi step saranno la partecipazione alla Mostra Convegno Expocomfort di Milano, dal 18 al 21 marzo, e a Chillventa a Norimberga (DE), dal 14 al 16 ottobre.

ThermoKey Fondata nel 1991, Thermokey produce da 20 anni scambiatori di calore di varie tipologie, ed è attualmente riconosciuta nel mercato internazionale quale partner ideale di costruttori di macchine frigorifere nell’ambito del condizionamento dell’aria, della refrigerazione e del raffreddamento di processo.
 La gamma di scambiatori Thermokey si è andata arricchendo anno dopo anno e si compone attualmente di batterie alettate, condensatori ad aria, raffreddatori di liquido, aeroevaporatori.  Tutti i prodotti Thermokey possono essere scelti in completa autonomia direttamente dal cliente, grazie a specifici software di selezione rapida. Uno staff di tecnici è comunque sempre disponibile per supportare l’utilizzatore nella scelta dello scambiatore più appropriato a seconda del tipo di applicazione richiesta. Tutti i prodotti vengono progettati, sviluppati e costruiti internamente all’azienda, in collaborazione con enti di certificazione internazionali. All’ampia gamma di scambiatori presente a catalogo si affiancano scambiatori speciali progettati dall’R&D Thermokey in base a specifiche esigenze del cliente.